COSENZA – Gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo all’alba di stamane.
Si tratta di Sandro Maestro, 45enne residente in via Popilia. L’uomo, anni fa, fu accusato di omicidio colposo per il decesso di Massimo Parise il giovane morto per overdose nell’inverno del 2006. Da quella vicenda scaturì l’operazione Drug & Die che permise di sequestrare 170 grammi di cocaina ed intercettare una rete commerciale operante tra Calabria e Campania (in particolare a Marano, nel napoletano) finalizzata alla vendità di sostanze stupefacenti. L’indagine coinvolse anche Fabiola Fernandez, ritenuta complice del quarantacinquenne, ma deceduta, a sua volta per overdose pochi mesi dopo. Pochi giorni dopo la sua morte, fu rinvenuto cadavere il suo fidanzato. Anche in questo caso si sarebbe trattato di overdose attribuibile ad una partita, che secondo gli inquirenti, sarebbe stata ‘tagliata’ in maniera tale da risultare letale.
Oggi la squadra mobile di Cosenza, nel corso della perquisizione all’interno dell’abitazione di Maestro, ha rinvenuto 20 grammni di cocaina. Lo stupefacente era suddiviso in 38 involucri, presumibilmente da 0,50 grammi l’uno che, se venduti al dettaglio, avrebbero fruttato circa 1.900 euro. Stipata in piccoli sacchetti di cellophane termosaldati, la droga era stata occultata all’interno di una caldaia posizionata sul balcone della cucina. Nel magazzino dell’uomo invece gli agenti avrebbero trovato un bilancino elettronico. Nel gennaio del 2013 Sandro Maestro, con le stesse modalità, attraverso un’improvvisa perquisizione domiciliare, fu incastrato dalla Questura ed arrestato con l’accusa di detenzione finalizzata allo spaccio di 43 dosi di cocaina. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di via Popilia.