COSENZA – I percettori di ammortizzatori sociali in deroga stanno paralizzando il traffico in centro città.
Dalle 9.30 di stamane circa una decina di lavoratori sono saliti sulla pensilina che sovrasta l’entrata di INPS di piazza Loreto minacciando di restare lì sinchè non saranno sbloccati i pagamenti della mobilità. Si tratta di 14 mensilità arretrate che la Regione non eroga a causa di un cavillo burocratico. L’Inps dopo aver versato per tre anni i sussidi ai lavoratori, ha infatti improvvisamente deciso di sospendere ogni contribuzione sentenziando che chi è stato licenziato per giusta causa non ha diritto ad accedere alla mobilità in deroga. Una presa di posizione inaspettata visto che, già nel lontano 2009, la Regione emise un decreto per far rientrare nel bacino degli ammortizzatori sociali in deroga anche i dipendenti licenziati per giusta causa. E c’è di più. Per non lasciare spazio ad alcun dubbio il 24 Giugno la Regione ha ribadito il diritto dei lavoratori ai sussidi autorizzando l’Inps a concedere gli ammortizzatori in deroga per l’annualità 2013. Annualità di cui, ad oggi, i percettori hanno ricevuto solo i pagamenti sino al mese di Maggio e nei casi più fortunati a copertura di Agosto. I contributi vanno dai 300 ai 400 euro mensili e per molte famiglie rappresentano l’unica fonte di sostentamento. “Ora dicono che verranno pagate 5 mensilità, – spiega uno dei lavoratori in protesta – ma non per tutti solo per i licenziati per giusta causa. E’ assurdo perchè ne abbiamo diritto tutti. E’ la legge che lo prevede. In più se arriverà qualcosa ci hanno già informato che non sarà liquidato prima della fine di Settembre. Come facciamo a sopravvivere così?”. Intanto i vigili del fuoco hanno già provveduto a transennare l’entrata dell’INPS, mentre la polizia sta presidiando l’area di piazza Loreto per scongiurare eventuali momenti di tensione. Il traffico di via Misasi è stato, per ora, convogliato dalla polizia municipale su viale della Repubblica con notevoli rallentamenti. Latitano i sindacati.