Che fine ha fatto Damiano Oriolo, cosa gli è accaduto dopo quelle due telefonate un pò confuse ai familiari nelle quali avrebbe detto: “sono al buio, muoio di freddo?”. Cosa gli è successo davvero?
COSENZA – Sono troppi e ancora con pochi riscontri gli interrogativi a cui rispondere relativamente alla scomparsa di Damiano Oriolo, il 78enne di Lappano sparito nel nulla dal 6 aprile scorso. Nel corso delle giornate in cui gli inquirenti (squadra mobile, vigili del fuoco, soccorso alpino, guardia di finanza, unità cinofile, protezione civile…) lo hanno cercato in lungo e largo sono emersi sono alcuni elementi ritrovati. Dapprima l’auto, con ancora le chiavi inserite, e poi la dentiera, un paio di pantaloni, gli occhiali da vista, una scheda sim, ma dell’anziano nessuna traccia.
Dalle indagini compiute con il luminol nell’Opel Astra Station wagon vecchio modello, di colore grigio, ritrovata in aperta campagna a San Fili, non sono state rilevate tracce di sangue nel veicolo e neanche nel bagagliaio ma ora spunta un elemento importante. Una telecamera avrebbe ripreso il suo passaggio, in auto, con a bordo un’altra persona, ancora non identificata. E gli inquirenti guidati dal vicequestore Zanfini sono al lavoro proprio per risalire alla persona che era in auto con lui. Intanto l’ipotesi dell’adescamento magari da parte di una donna dell’est, e della successiva rapina finita male resta quella più accreditata, visto il ritiro della pensione pochi giorni prima della scomparsa ed il suo portafogli trovato completamente vuoto. Ma resta anche da capire dove sia finito il ‘secondo’ cellulare di Oriolo (pare infatti ne avesse due e solo uno di questi, è stato trovato). Per ora resta un mistero ma le indagini proseguono per risalire all’identità della persona che era con lui.