COSENZA – Mentre i lavori in piazza Bilotti continuano a paralizzare il traffico cittadino si pensa a smantellare un’altra piazza nevralgica per la viabilità cittadina.
Ad aggiudicarsi l’appalto, che comprende anche la riqualificazione di piazza XXV Luglio, tra 42 imprese, è stata la ditta Mirabelli Gianfranco di Rende per un importo pari a 700mila euro. I lavori prevedono che su piazza Santa Teresa venga istituita una semirotatoria, una mega-rotonda, aperta, che abbraccerà la chiesa. La strada che ora la costeggia diverrà una piazza e il transito dei veicoli sarà fatto confluire intorno al sagrato. Una gincana che, secondo i residenti riunitisi in un comitato spontaneo, provocherà la paralisi del quartiere facendo aumentare in maniera esponenziale il traffico e l’inquinamento con un notevole aumento della percentuale di polveri sottili. Il sindaco-architetto Mario Occhiuto rispondendo alle perplessità dei residenti del quartiere rassicura: “per Santa Teresa con la realizzazione della piazza come sagrato della Chiesa, l’obiettivo rimane il restituire ai cittadini, un po’ dappertutto, spazi pedonali e percorsi ciclabili”. Bene. E i 70 parcheggi della piazza? Con piazza Bilotti inagibile come si fa? Sono queste le domande che si pone il comitato spontaneo “Giù le mani da Santa Teresa” (presente anche su facebook) cui componente Michele Arnoni afferma che “visto che non si può istituire un’isola pedonale perchè la Questura per motivi di sicurezza lo impedisce, si può modificare il progetto e fare come in piazza XXV Luglio: ammodernare la pavimentazione senza chiudere al transito.
Qui sono tutti in allerta visto il precedente della scalinata del Due Palme dove i lavori sono durati più di un anno e mezzo e poi non sono stati conclusi perchè sono finiti i soldi“. Su alberi e aiuole le dichiarazioni di sindaco e comitato paiono invece contrapposte. Se da un lato Occhiuto precisa che: “il programma prevede la messa a dimora di nuovi alberi e il mantenimento delle piante attualmente presenti, come le palme e le magnolie”, dall’altro Arnoni si chiede “se devono farci la piazza al posto delle aiuole come fanno a potenziare il verde? Ho visto le immagini del progetto e in realtà verrà ridotto”. Incomprensioni che saranno chiarite solo dopo un incontro ufficiale, anche se a detta del comitato, Occhiuto ha già calendarizzato una riunione con i residenti di piazza XXV Luglio, mentre i ‘santateresini’ pare siano stati totalmente ignorati. Intanto la mobilitazione del quartiere procede a ritmi serrati. Domani sarà depositata in Comune la petizione popolare che conta 500 firme con la quale si chiede la sospensione dei lavori, in realtà ancora non avviati, (nonostante di settimana in settimana si ventili l’apertura del cantiere) e giovedì una delegazione di residenti interverrà in consiglio comunale.