La Calabria dovrebbe vivere di turismo, così come la provincia di Cosenza.
Splendide coste sono divise da una montagna ancora, ufficialmente, incontaminata: il parco del pollino e della sila, in provincia di Cosenza, la fanno da padroni. Come sempre, continuiamo a sciupare quel che “madre natura” ci regala per poi lamentarci. Oggi vi voglio raccontare qualcosa che ha dell’incredibile. Entri in un bar a Camigliatello Silano e chiedi un caffè. Prendi la bustina dello zucchero e, in attesa che la tazzina viene riposta sul piattino, giri e rigiri quella bustina leggendo lo scritto: “benvenuto in Campania. Parco Vesuvio”. Pensi di avere sbagliato località ma, rinvieni subito: “il caffè” dice il barista. Vai più avanti ed entri in un altro bar per comprare una bottiglia d’acqua. Ti rifilano una bottiglia del pescarese, controllata dall’Università de L’Aquila che pubblicizza un altro Parco Nazionale: questa volta quello della Majella, “istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell’Abruzzo compreso tra le province di L’Aquila, Pescara e Chieti”. Così rifletti: sono nel cuore del Parco Nazionale della Sila e sul corso di Camigliatello silano, “capitale” della Sila cosentina fra acqua e caffè pubblicizzano i Parchi Nazionali del Vesuvio e della Majella. Così decidi di non rischiare più ed eviti i bar per entrare nei negozi di souvenir. Qui in alcuni abita la gentilezza mentre in altri sei trattato alla stregua di un “delinquente”: ti camminano dietro guardandoti per vedere se rubi qualcosa. Atteggiamento almeno imbarazzante. Ma non finisce qui. La ciliegina sulla torta sta nel trovare un parcheggio. A parte che sono tutti a pagamento. Qui gli ausiliari del traffico “pattugliano” le strade come se ci fosse il coprifuoco, pronti a multarti se non esponi quella sorta di “gratta e vinci” sempre più difficile da trovare o in vendita nei negozi del centro, tanto che rischi la multa solo per andarlo a comprare. Allora lasciatelo dire a me: “Benvenuti nel Parco Nazionale della Sila dove, nonostante tutto, la natura ancora s’impone”.