Tradotto erroneamente dal carcere in aula l’ex latitante Walter Gianluca Marsico per un bizzarro caso di omonimia.
COSENZA – Associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamenti e violazione di domicilio aggravata. Reati commessi in città e nell’hinterland di Cosenza dai presunti affiliati al clan Rango – Abbruzzese nato sulle ceneri della cosca Bruni grazie ad una solida partnership tra italiani e rom. Oggi presso il Tribunale di Cosenza nel processo a carico di dodici persone tra le quali spicca il collaboratore di giustizia Franco Bruzzese il pm Pierpaolo Bruni al termine della propria requisitoria ha formulato le richieste di condanna per gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario. All’apertura dell’udienza il presidente del collegio giudicante Enrico Di Dedda ha immediatamente notato che in aula era stato erroneamente tradotto dal carcere Walter Gianluca Marsico a causa di un problema di omonimia con uno degli imputati. Dopo aver ricevuto le scuse dei giudici l’ex latitante è poi stato ricondotto in carcere. Dei quarantasette indagati trentatré sono stati processati con rito abbreviato e due prosciolti, mentre alla sbarra in questo procedimento restano Franco Bruzzese per il quale il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 4 anni di detenzione e 6mila euro di multa, 5 anni di reclusione richiesti invece per Daniele Lamanna, 16 anni per Stefano Carolei, 8 anni per Gianluca Cinelli, due anni e otto mesi per Sharon Intrieri, due anni e otto mesi per Jenny Intrieri, due anni e otto mesi per Gianluca Marsico, 9 anni per Giovanni Fiore, due anni e otto mesi per Anna Abbruzzese, 7 anni e 7mila euro di multa per Francesco Vulcano e 9 anni ciascuno per i gemelli Antonio e Alessio Chianello. Il pm Pierpaolo Bruni nel formulare le proprie richieste di condanna ha ritenuto attendibili le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Daniele La Manna e Franco Bruzzese. Durante le arringhe difensive invece Daniele La Manna, collegato in videoconferenza, ha inteso sollecitare personalmente i giudici sulla domanda presentata al fine di poter accedere alle visite mediche e cure sanitarie di cui necessita per il suo stato di salute che come definito dallo stesso ‘pentito’ attualmente ”non è dei migliori”. Il prossimo 21 marzo verrà emessa la sentenza.
CONDANNE IN ABBREVIATO
Maurizio Rango ergastolo
Ettore Sottile 16 anni
Luciano Impieri 7 anni
Adolfo Foggetti 6 anni
Mario Perri 5 anni
Andrea Greco 5 anni
Antonio Abbruzzese classe ’75 2 anni e 8 mesi
Celestino Bevilacqua 12 anni
Rocco Bevacqua 12 anni
Domenico Cafiero 5 anni
Francesco Ciancio 10 anni
Gennaro Presta 12 anni
Attilio Chianello 10 anni
Antonio Imbroinise 10 anni
Danilo Bevilacqua 8 anni
Domenico Mignolo 14 anni
Giuseppe Esposito 5 anni
Giuseppe Montemurro 2 anni 6 mesi
Roberto Pastore assolto
Luca Maddalena 10 anni
Giuseppe Curioso 8 anni
Alfonso Raimondo 8 anni
Fabio Calabria 8 anni
Gianluca Arlia 8 anni
Giovanni Iannuzzi 6 anni
Antonio Intrieri 14 anni
Leonardo Bevilacqua 5 anni
Cosimo Bevilacqua 5 anni
Francesco Vivacqua 8 anni
Alberto Ruffolo 8 anni
Mario Mignolo assolto
Gianluca Barone 8 anni
Simone Santoro 4 anni e 6 mesi
Antonio Abbruzzese classe ’70 16 anni
Francesca Abbruzzese 2 anni e otto mesi
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