Questo il sogno del sindaco Mario Occhiuto che, ieri, ha esposto il suo progetto di città verde ai cittadini di Cosenza.
COSENZA – Un enorme polmone verde, parchi urbani e spazi aperti nella maggior parte delle zone di Cosenza; tutto all’insegna dell’eco-sostenibilità e del grande valore paesaggistico. Questo il sogno che, secondo il sindaco Occhiuto, potrebbe presto diventare realtà. Perchè è proprio così che immagina la “Cosenza che verrà” e che, ieri, è stata annunciata ai cittadini in una sala stracolma di persone nella sede Coni di Cosenza. Subito diretto e senza temporeggiare il sindaco ha aperto la presentazione della futura Cosenza, partendo dai dubbi che ultimamente hanno assalito i cosentini: “Non ho cambiato idea, nè sulla metro nè sull’Ospedale. Ero e sono contro il progetto originale. Non abbiamo fatto nessun accordo con la Regione, nè promesse e compromessi per fare altre cose. Abbiamo fatto le nostre proposte e ora attendiamo che Oliverio ci dica se sarà possibile attuarle. ” Il primo cittadino, dunque, parte con l’elencare i progetti da lui fermamente sostenuti.
VIALE PARCO E METRO
“Ho chiesto alla Regione di elettrificare la linea esistente sul Crati con le 5 stazioni già presenti. Altra richiesta concerne la sostenibilità ambientale: nel progetto originario erano previsti due sedi stradali con due binari e un marciapiede. Il vecchio rilevato costituisce una barriera nella zona est (via Popilia) e ciò non è possibile, perchè la vocazione di quel viale è ormai quella di parco della città, un grande polmone verde. Vogliamo evidenziare questo aspetto: da asse di scorrimento veloce, deve diventare ancora più permeabile. La parte est deve ricongiungersi a pieno con il centro, un’unica grande città”. Occhiuto spinge molto sull’idea di parco urbano al centro della città che, insieme al resto, va a formare una sorta di quadrilatero, completamente pedonale. Al verde si aggiungono: attrezzature bimbi, giochi d’acqua, piste ciclabili, percorsi tattili, ecc.” Il tutto – sottolinea – senza cordoli o barriere e mezzi solo elettrici che non inquinano”. Punto fondamentale vettori elettrici che faranno trasversali. La proposta è al vaglio della Regione.
VIABILITÀ ALTERNATIVA
“Nei prossimi mesi, forse già da questa estate, sarà completato il Ponte di Calatrava e Planetario. Con il ponte si creerà un collegamento tra via Reggio Calabria e via Spezzano, ultimo tratto opera alternativa alla viabilità di viale Parco, via Spezzano e via Provinciale. Adesso abbiamo chiesto alla Regione di fare un accordo complessivo e che non riguardi più solo la metro ma tutto il sistema dei trasporti urbani. Alla Riforma verrà rifatta la piazza. Saranno create nuove stazioni dove sosteranno i pullman che non dovranno più confluire nella zona autolinee, zona che diventerà un mercato coperto. E ancora riqualificazioni a Casali, via Panebianco, Vaglio Lise, quartiere Santa Lucia, si procederà con il secondo contratto di quartiere.” Tantissime le richieste avanzate dal comune alla Regione, di cui la maggior parte rientra nel progetto esecutrice di viale Parco. Se la Regione darà l’ok, dopo l’estate partiranno i lavori e fra un anno, due si avrà il nuovo viale Parco. Queste le rassicurazioni del sindaco. E ancora Occhiuto non dimentica la “famosa” ovovia che partendo da via Bendicenti, porterebbe fino al castello.
CITTADELLA DELLO SPORT
Lungo il fiume Campagnano sorgerebbe la nuova cittadella dello sport, un progetto assai caro al sindaco: “Anche lo stadio della Juventus è stato costruito in un anno e mezzo. La cittadella prevede campi di calcio e tante altre strutture sportive, compresa la piscina comunale e l’ex Bocciodromo, che diventa un’arteria di viale Parco. Verranno riqualificate le periferie via Popilia (già appaltata); San Vito Alto e basso; Serra Spiga e l’ultimo lotto di via Popilia; considerato che hanno stanziato 18 milioni di euro per questi progetti.” Altro punto “fisso” a cui Occhiuto tiene molto è il Museo di Alarico: “E’ tutto pronto, non abbiamo aperto le buste, solo perché dobbiamo spostare le persone che abitano nei dintorni dell’edificio che io definisco mostro, l’hotel Jolly”.
IL NUOVO OSPEDALE
Centonovemila metri quadrati; ventunomila metri quadrati in cui verrà collocata la facoltà di medicina: questi i numeri del nuovo Ospedale progettato da Occhiuto. “L’ospedale – ha ribadito il sindaco – deve restare in quel luogo ma deve essere una struttura nuova. Gli edifici potrebbero essere costruiti sin da subito, perché lì c’è una collina dove poter realizzare le degenze. Così si riattiva il Mariano Santo e poi a scendere i vari reparti (quelli non di urgenza da intendere), fino ad arrivare al centro con un blocco del pronto soccorso, i reparti primari e la facoltà di Medicina. Sarà un ospedale che avrà un aspetto più umano, con un bel parco ospedaliero. Ben collegato, ovviamente, con l’intera città”. Sul nuovo ospedale è tutto da vedere, dato che la Regione ha affidato lo studio di fattibilità per la realizzazione di una struttura ex novo, (che secondo Occhiuto, non avrebbe neanche l’autorità per farlo).
La certezza è, invece, la prosecuzione dei lavori in piazza Bilotti in cui, sabato prossimo, arriveranno 12 strutture. Tutto il resto rimane ancora un sogno (magari per alcuni un incubo, dipende dai punti di vista) da scoprire, se effettivamente, verrà mai realizzato.
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