Prendocasa dà un tetto agli sfrattati, ma Occhiuto preferisce i palazzinari

COSENZA – Al sindaco architetto le occupazioni non piacciono.

Le ha accettate sinora solo perchè il Comune di Cosenza da oltre dieci anni non è in grado di assegnare neanche un alloggio di edilizia popolare alle famiglie senzatetto (circa un migliaio) presenti in città. Il piano casa di Renzi che penalizza soprattutto le occupazioni a scopo abitativo è stato subito acquisito dalla giunta Occhiuto. Una rapidità insolita che appare come una sfida contro i disperati. Mentre la società civile cosentina firma un appello per garantire il diritto all’abitare anche nella città dei bruzi e la piazza chiede a gran voce una moratoria contro sfratti e pignoramenti, il primo cittadino di Cosenza dichiara guerra aperta alle occupazioni. “In prima fila – annuncia in una nota in cui si proclama l’adesione al piano casa di Renzi – per disincentivare tutti coloro che ritengono di poter acquisire il diritto alla casa al di fuori delle leggi e dei regolamenti”. “L’amministrazione – si legge nella nota di Occhiuto – ritiene che non sia possibile consentire che il patrimonio pubblico venga occupato senza il rispetto delle regole fondamentali, poiché questo crea grave danno a quei cittadini onesti che, avendo fiducia nelle istituzioni, attendono il perfezionamento dei procedimenti per le assegnazioni e le varie forma di sostegno”. Allora cosa fa? Nega le richieste di residenza e intima agli enti erogatori di non fornire nè energia elettrica, nè gas, nè acqua alle strutture occupate.

 

Una presa di posizione che fa rabbrividire. Una scelta che penalizza solo i senzatetto. “Se a questo – scrive il comitato Prendocasa – associamo il fatto che il tavolo di confronto che eravamo riusciti a conquistare, fissato per venerdì scorso presso la prefettura, è stato “rinviato” a data da destinarsi registriamo una chiusura che lascia pochi margini al dialogo”.Intanto pare che le occupazioni attivate dal comitato siano riuscite a dare un tetto a più di 250 persone. Almeno 40 famiglie con minori sono state collocate tra gli stabili abbandonati dalla curia, ma ciò non conta per la giunta Occhiuto che richiama all’ordine e alla legalità. Eppure quando i funzionari Aterp regalavano gli alloggi agli amici ed amici di amici di legalità non se ne discusse mai. “Se Comune, Regione e Prefettura vogliono ristabilire la legalità in questa terra – ricordano i militanti ddi Prendocasa – che partano da una moratoria sugli sfratti e da un piano casa che metta fine al mercato nero degli alloggi popolari che, a due anni dallo scandalo Aterp, continua allegramente a mercanteggiare il bisogno casa con una manciata di voti o con una concessione edilizia. Tra Cosenza e l’area urbana si contano oltre 8000 alloggi vuoti eccedenti la popolazione residente e quella pendolare, se a queste cifre sommiamo i numerosi immobili di proprietà pubblica la cifra aumenta notevolmente. La strada giusta la indica l’Europa nel rapporto sui senzatetto dove da numeri precisi (5 milioni di senzatetto a fronte di 11 milioni di alloggi vuoti) e chiede un atto di “coraggio” agli enti suggerendo la via della requisizione dell’invenduto, ma questa strada era già stata intrapresa dal sindaco Occhiuto quando ha requisito e assegnato due immobili Aterp (tra cui l’occupazione di palazzo francini) promettendo una svolta nelle politiche sulla casa. Ma ancora tutto tace”.

 

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