Call center di Cosenza in sciopero: “Non siamo robot”

Sciopero per l’intera giornata dei lavoratori delle Tlc. Questa mattina presidio di protesta dinnanzi la sede di Confindustria: “lavoro e dignità per tutti”.

 

COSENZA – I lavoratori delle imprese di Telecomunicazione sono scesi in piazza, questa mattina a Cosenza, per far sentire la propria voce. Lo sciopero nazionale nasce dall’esigenza di chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ma anche per contrastare l’inserimento del controllo a distanza con telecamere e ‘presa diretta’ sui pc, previsto dal Jobs Act. Preoccupa infine la possibilità di delocalizzazioni selvagge e flessibilità lavorative che rischiano di creare maggiori difficoltà ai lavoratori dei call center. Anche Cosenza ha partecipato alla manifestazione: oltre centocinquanta lavoratori si sono ritrovati dinnanzi la sede di Confindustria in via Tocci, per riaprire una trattativa seria e produttiva, che tenga insieme il rinnovo del contratto delle telecomunicazioni e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Tante sono le gravi problematiche che coinvolgono il settore, denunciate, con il supporto di manifesti e megafoni, questa mattina: a partire dalle grandi vertenze che si stanno susseguendo mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, sia nel comparto di Customer care (servizi di assistenza), che in quello della rete; così come la dispersione di professionalità fondamentali per l’innovazione e lo sviluppo del Paese. Situazioni preoccupanti che potrebbero, inevitabilmente, ripercuotersi anche sull’utenza.

Comdata2

“Le imprese di Telecomunicazioni – spiegano i lavoratori uniti nella sigla Cobas Lavoro Privato – attaccano prepotenti. TIM ha disdetto i contratti aziendali tagliando diritti e salario in tutti i comparti e a tutti i livelli inquadramentali; la fusione di Wind con H3G rischia di produrre forti esuberi; Almaviva ricatta lavoratori e sindacati e guadagna tagli al salario, controllo individuale a distanza e 1666 licenziamenti; Comdata e Sky dichiarano esuberi; lo spostamento delle attività di call center all’estero continua inesorabile. Non vi sono più remore a dichiarare che diritti, dignità e salario devono essere messi in discussione pena la disoccupazione. Il Governo soffia sul fuoco della deregolamentazione, sostiene le imprese, non adotta alcun provvedimento che limiti il lavoro all’estero e il continuo ricorso agli appalti sia nelle reti che nei servizi di contact center, anche in caso di commesse pubbliche. Per la prima volta un ammortizzatore sociale (cassa integrazione) viene usato dallo Stato per ricattare i lavoratori Almaviva di Napoli costretti tra tre mesi ad accettare la firma sindacale su tagli al salario e controllo individuale a distanza per evitare il licenziamento altrimenti certo e comunque, probabilmente, solo procrastinato.

Le Organizzazioni Sindacali trattanti sono partite con una piattaforma rivendicativa debole, priva di contenuti, senza alcun miglioramento significativo sulla parte normativa. Per la parte economica i rinnovi contrattuali appena conclusi (Metalmeccanici, Igiene Ambientale, Trasporti Pubblici Locali) introducono aumenti salariali bassi e in buona parte destinati a rimpinguare le casse del Welfare Aziendale (Sanità, Fondi Pensione ecc.) co-gestiti proprio dagli stessi sindacati firmatari. E il prezzo di questi esborsi datoriali è stato, ancora una volta, scaricato sulla pelle dei lavoratori. Tavolo CCNL saltato, settore piegato, famiglie esasperate. Noi lavoratrici e lavoratori del settore TLC siamo un esercito, composto da quasi centomila donne e uomini. Siamo una forza sociale che crea profitti immensi e fa funzionare, tra mille difficoltà, il sistema delle telecomunicazioni e dei servizi clienti di tutto il paese. Per difendere ed estendere diritti e salario dobbiamo iniziare a ragionare come soggetto collettivo. Ogni vertenza e ogni tragedia sociale si è consumata nell’isolamento, nell’impotenza e nella pace sindacale complessiva del settore, legittimando così di fatto le aziende a proseguire in questa direzione. Serve invece una strategia complessiva di mobilitazione dei lavoratori del settore che inchiodi il governo alle sue responsabilità e limiti lo strapotere delle imprese responsabili di perdite di posti di lavoro, di diritti e di salario”.

Comdata3Proprio per questo è stato indetto lo sciopero per l’intero turno di lavoro odierno delle Tlc. Le richieste, rivolte a Confindustria, sono state chiare e precise:

_Affinché venga modificato l’art.26 sull’orario di lavoro nelle parti che danno piena libertà alle aziende di variare le turnazioni, senza accordo sindacale, limitando l’attuale pesante flessibilità degli orari di lavoro.

_Affinché venga modificato l’art.18 togliendo alle imprese la facoltà di disporre dell’orario di lavoro dei PART-TIME e ripristinando la corresponsione economica della loro eventuale prestazione lavorativa supplementare.

_Per impedire qualsiasi ipotesi di controllo individuale della prestazione lavorativa modificando l’art.57, al fine di garantire la dignità dei lavoratori e lavoratrici e porre un argine all’abuso che i datori di lavoro intendono fare delle modifiche apportate dal Governo Renzi all’art 4 della legge 300/1970.

_Per aumenti salariali dignitosi e reali e per scongiurare il ritorno al cottimo con l’erogazione di premialità in base alla prestazione lavorativa.

_Per richiedere un intervento del governo che limiti sia la delocalizzazione selvaggia all’estero, sia il continuo ricorso agli appalti nelle reti e nei servizi di Contact Center.

Richieste ascoltate e prese in carico da Rosario Branda, Direttore Confindustria Cosenza, che presenterà una relazione al Ministro del Lavoro; nella quale spiegherà l’importanza del comparto call center in Calabria, che rappresenta l’unica fonte di reddito per centinaia di famiglie. A partecipare al presidio i lavoratori e lavoratrici Comdata spa Rende; Abramo customer care; Almaviva; Visiant e Europe Assistance; con il supporto del centro sociale Sparrow; centro sociale Rialzo; Comitato PrendoCasa; Federazione Gioventù Comunista.

Telecomunicazioni

 

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Festa di Liberazione, Cgil lancia la campagna referendaria: “lavoro dignitoso, stabile, tutelato e sicuro”

CATANZARO - “L’appuntamento con la storia e la memoria della Liberazione del Paese dal nazi-fascismo ci deve trovare uniti e determinati nella difesa dei...
sindaco-Giovanni-Macri.

Tropea sciolta per mafia: «ho sbagliato, mi sono fatto notare troppo e in Calabria...

TROPEA (VV) - "Ero preparato ad un esito negativo, ma fino alla fine ho sperato anche in un senso di responsabilità e di oggettività...
ponte sullo stretto salvini (1)

«L’ok dell’Europa al Ponte sullo Stretto è una fake news, Salvini si rilegga l’emendamento»

REGGIO CALABRIA - "Un ballon d’essai, una notizia indefinita e prematura, destinata al fallimento, quella che dopo il voto di oggi sul Regolamento sulle...
Regione-Calabria

Ex stagisti e borsisti precari dopo 15 anni firmano l’indeterminato in Regione

CATANZARO - E' finito il precariato per il bacino ex stagisti/borsisti. In Cittadella la firma del contratto a tempo indeterminato dopo un'attesa durata 15...

Negozi, auto e case incendiate a Sibari: «Inutili negli anni i comitati per l’ordine...

CASSANO ALLO JONIO (CS) - Quella che sta avvenendo nella Sibaritide è un'escalation criminale che si protrae ormai da diverso tempo e che la...

Social

80,052FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,768FollowerSegui
2,040IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Cosenza, per la strage di Via Popilia in appello confermati due...

La Corte d’Assise d’Appello ha parzialmente riformato la sentenza della Corte di Assise ai presunti autori del duplice omicidio Tucci-Chiodo

Cosenza, all’Annunziata l’obesità “si cura” con i robot

Il commissario Filippelli: "Da PNRR forte aggiornamento tecnologico per l'Azienda sanitaria"

Baby rapinatori, minorenne affidato a comunità

Assicurato alla giustizia l'ultimo componente del gruppo di minorenni, accusati di rapina, violenza e lesioni

Deteneva 15 cani in pessime condizioni, denunciata

Cani tenuti in pessime condizioni e alcuni anche malati. I carabinieri hanno denunciato una donna e sequestrato gli animali

“Povero Parco Robinson, come sei ridotto. Le ultime paperelle agonizzanti in...

La Federazione Riformista di Rende all'attacco sulla situazione di degrado in cui versa soprattutto il laghetto del Parco Robinson

Città unica Cosenza-Rende-Montalto: Strazzulli (FdI) “va realizzata al più presto”

"I passaggi importanti sono: un referendum consultivo, delibere dei consigli comunali e una legge che prepari a questa procedura"