Il Movimento Cosenza Libera, ha diramato una nota prendendo le difese del sindaco Mario Occhiuto, e sottolineando come la situazione dell’acqua a Cosenza, stia assumendo sempre più i connotati di una strategia politica contro il primo cittadino, e ai danni della città.
COSENZA – “Un sindaco, Mario Occhiuto, pronto a riproporre un’ordinanza che stabilisce la fornitura di 311 litri al secondo, come da contratto con Sorical, anziché di 200 litri che si annoverano invece in alcune giornate. Una città, Cosenza, che da prima delle festività natalizie, patisce la carenza di “oro blu“. E’ quanto sostengono in una nota gli aderenti al Comitato Cosenza Libera: “L’acqua bene primario e diritto fondamentale, in una terra come la Calabria ricca di sorgenti, che dovrebbe quindi avere un servizio costante ed efficiente, si ritrova a soffrire per palesi e vergognosi problemi di gestione e di politica“.
“E sì perché è proprio la gestione di Sorical sotto i riflettori, anzi meglio a processo. Quella Sorical che tanto sa di Regione Calabria – riporta la nota – che ha come presidente non un tecnico del settore ma un volto noto, un fido esponente, della peggiore classe politica regionale, tale Incarnato Luigi. Ma a lui ritorneremo più avanti”.
Sorical accusa Occhiuto che risponde con dati alla mano
“Sorical praticamente lavandosi le mani nonostante il suo ruolo, accusa Cosenza, (anzi cerchiamo almeno noi di dire la verità), accusa la amministrazione di Occhiuto di non fare nulla per sopperire alle perdite idriche cittadine; dal canto suo c’è un’amministrazione che risponde con dati alla mano; di aver dopo quarant’anni di assoluto abbandono, già durante la prima legislatura, provveduto a lavori di efficientemento della rete e di continuare in questa attività, avendo investito 5 milioni di euro e avendo ridotto le perdite dal 70% al 50%”.
“Per non parlare poi degli impegni disattesi dalla Regione Calabria proprio inerenti lavori nel settore, che fece si la gara per questi ultimi, senza mai iniziarli; ed anche questo,lasciatecelo passare, è un classico della vergognosa politica regionale a cui assistiamo”.
“Ma allora di cosa vogliamo parlare? È sbagliato affermare che la guerra dell’acqua ha ben altre strategie e significati? È azzardato dire che ci ritroviamo ad assistere ad un contenzioso tra una azienda Sorical specchio di politiche scellerate, “inzuppata” consentiteci il termine, da mal costume ed interessi privati e una Città, Cosenza, che ha voltato le spalle a quel tipo di politica votando il 5 di giugno e sentenziando la sua fine?
Incarnato “è solo un debito politico di Oliverio”
“Ma ritorniamo al presidente Luigi Incarnato, nominato al vertice della liquidazione dell’ente Sorical ci chiediamo se sia lui l’uomo giusto in materie di risorse idriche per competenze tecniche, o sia soltanto un debito politico del nostro presidente di regione Mario Oliverio… o meglio ancora l’esponente di un gruppetto che vorrebbe mettere le mani su quelle quote di Voelia (socio privato) di Sorical a pochi euro. Si proprio lui Incarnato, quello che ha avuto l’arroganza classica del potere di cui è servo e attore di affermare con palese ignoranza che il comune di Cosenza fornisce più acqua su via popilia, creando sofferenza nel resto della città, sperando di far sobbalzare i Cosentini e armarli verbalmente contro il sindaco”.
“Caro Incarnato – continua la nota di Cosenza Libera – ci sentiamo in dovere di ricordarle, qualora lo avesse dimenticato, che quello di via Popilia è un quartiere molto popoloso con oltre ventimila abitanti dove le cosiddette case popolari sono prive di autoclavi o cisterne e dove Aterp gestione regionale non interviene ormai da anni”.
“Vorremmo noi di Cosenza Libera rammentarle che la cittadinanza di Cosenza non è più nello stato soporifero che ricordavate; la batosta elettorale dovrebbe essere per lei e i suoi solerti colleghi monito ad evitare certi teatrini, ai quali non crediamo più. Cosenza Libera sarà al fianco del sindaco Mario Occhiuto qualunque saranno le sue decisioni in merito alla risoluzione del problema idrico, sarà al suo fianco, organizzando se necessario una manifestazione di protesta a Catanzaro davanti la Cittadella Regionale”.
“Cosenza non è più disposta a sottomettersi a scelte e logiche politiche che stanno privando la nostra terra dei diritti fondamentali: lavoro, salute ed ora anche l’acqua. È, riteniamo urgentemente necessario un cambio di rotta. Regione Calabria: desertificatori di democrazia e civiltà …la svolta politico sociale è più urgente del previsto”.