COSENZA – La vicenda Citrigno – Gentile ogni giorno si arricchisce di un nuovo capitolo.
Quello di oggi è scritto dal segretario generale della Casil, Franco Scrivano. Di seguito riportiamo il testo integrale della nota. “Necessita fare piena luce sulle inquietanti dichiarazioni dell’imprenditore Piero Citrigno sui Gentile e la magistratura. Sono inquietanti le dichiarazioni dell’imprenditore Piero Citrigno apparse oggi su “L’Ora della Calabria” sotto il titolo “Ho subito i soprusi dei Gentile”. Le parole di Piero Citrigno sono dei veri e propri macigni lanciati non solo contro “i fratelli Pino e Tonino Gentile” quanto, fatto ancora più grave, contro gli inquirenti che secondo l’imprenditore, già editore del quotidiano “Calabria Ora”, non avrebbero esercitato approfondimenti sui rapporti di “alcuni soggetti” che avrebbero avuto i fratelli Gentile. L’accusa lanciata da Piero Citrigno non riguarda il matriarcato che vede o ha visto fratelli, figli e nipoti di Pino e Tonino Gentile in Fincalabria, Asp, Cassa di Risparmio, Camera di Commercio, ecc., ma di vere e propri inquietudini, atteso che si tira dentro la trasparenza dei processi la magistratura inquirente per gravi disattenzioni su relazioni sospette che i Gentili avrebbero avuto con “alcuni soggetti”. A questo punto dovrebbero essere rivisitati i processi anche se passati in giudicato. E ove questa rivisitazione tardasse che il CSM, le Procure superiori, il Ministro della Giustizia ed il Capo dello Stato, la Commissione antimafia, dovrebbero scendere nell’agone perché si faccia luce sulle gravi dichiarazioni di Piero Citrigno che si reputa vittima delle vicinanze dei fratelli Pino e Tonino Gentile e di disattenzioni degli inquirenti. L’attentato a “L’Ora della Calabria” e con esso alla libertà dell’informazione non può rappresentare né una telenovela e neppure un fatto da archiviare frettolosamente. Dietro le gravità della vicenda infatti sembra ci sia lo scardinamento delle istituzioni repubblicane altro che diatriba tra Citrigno e i Gentile. La gente perbene pretende chiarezza e la Casil che persegue da sempre la lotta contro la illegalità e la criminalità sia politica che comune chiede con forza alle istituzioni di non lasciare cadere nel dimenticatoio i fatti che Piero Citrigno oggi ha deciso con coraggio di denunciare”.