COSENZA – Piove sempre sul bagnato.
La città sommersa dai rifiuti, la discarica catanzarese di Pianopoli interdetta al conferimento, le banche che chiudono i rubinetti e la Regione che vuole indietro i debiti accumulati in 20 anni di commissariamento. Una vera e propria tragedia ormai sotto gli occhi di tutti i cosentini costretti ad assistere all’avvilente scenario di montagne di immondizia sparse sui marciapiedi. L’unico spiraglio di luce è la differenziata. Quella che funziona. Quella che ogni mattina gli operatori di Ecologia Oggi continuano a ritirare regolarmente, nonostante tutto. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha ricevuto ieri una delegazione di manifestanti in protesta per l’emergenza dichiarando in una nota che “una squadra speciale di Ecologia Oggi sta lavorando da lunedì per alleviare la grave situazione igienica della città nei suoi punti più sensibili. In particolare, si sta operando per eliminare i cumuli dei sacchetti nelle aree più prossime a scuole, ospedali, altre strutture sanitarie e sociali. L’incresciosa situazione non può in nessun modo essere attribuita all’Amministrazione comunale che, anzi, ha evitato conseguenze anche peggiori grazie all’avvio a ritmo sostenuto della raccolta differenziata”. Ma senza danari, non si canta messa.
I dipendenti di Ecologia Oggi non hanno ancora percepito lo stipendio di gennaio. Il direttore generale aveva garantito che sarebbe stato pagato entro il 24 febbraio, ma ad oggi ancora nessun dipendente ha ricevuto un centesimo. Un fatto che non fa che accrescere la diffidenza dei lavoratori che, memori di un passato turbolento in tema di retribuzione, minacciano il blocco ad oltranza della raccolta a partire da domani mattina qualora non dovessereo ricevere i pagamenti. Lo scetticismo da parte degli operatori ecologici nasce dalla denuncia dei consiglieri Sacco e Cipparrone, attualmente in presidio di protesta di fronte la Prefettura, che denunciano come le banche abbiano bloccato il serevizio di tesoreria del Comune impedendo tutti i pagamenti. Da qui la scelta di Sacco di iniziare uno sciopero della fame qualora il prefetto Tomao non si mobiliti per uscire dall’empasse.
Nel frattempo i camion di Ecologia Oggi mandati a scaricare i rifiuti in contrada Lecco presso la Calabra Maceri hanno dovuto fare retro front. La Regione dopo aver autorizzato il conferimento presso siti privati con la nuova legge Orsomarso, pare però non aver specificato cosa i privati debbano farne dei rifiuti. Calabra Maceri dovrebbe ricevere 60 tonnellate di rifiuti al giorno sino al 4 Marzo quando riaprirà Pianopoli, ma non ha ancora dato il suo nulla osta allo sversamento in quanto non ha ricevuto alcuna indicazione sul trattamento. Un altro nodo che il procuratore Tomao dovrà sciogliere al più presto. Prima che esploda la rabbia dei cosentini.