Quasi centomila persone, arrivate anche dalla provincia, hanno trascorso la notte di San Silvestro per le strade e tra gli eventi organizzati in città. E se da un lato il vero successo è stata la partecipazione della gente, dei cittadini… dall’altra il ‘big’ Alvaro Soler ha un pò deluso le aspettative
COSENZA – Un’ora esatta di concerto, con un bis per la cazone più famosa (Sofia), tante parole di circostanza e poche emozioni, se non quelle regalate dalle note dei due ‘tormentoni’ del cantante spagnolo Alvaro Soler, salito sul palco allestito nella nuovissima Piazza Bilotti ben oltre l’una di notte. Ma in molti, arrivati persino da fuori provincia per assistere la concerto evento, che hanno riempieto la Piazza e Corso Mazzini fino all’inversomile, alla fine sono tornati un pò delusi da un concerto definito, troppo breve, poco coinvolgente, ben ‘pagato’ con pochi colpi di ‘scena’, con canzoni più o meno tutte uguali e solo un’ora di live risicato.
Alla fine “Sofia“, “El mismo sol“e un altro paio di hit del cantante ed ex giudice di X Factor, hanno esaltato piazza Bilotti, vera protagonista indiscussa della notte cosentina di San Silvestro… una piazza bella, gremita da giovani, ma anche genitori con tantissimi bambini. Insomma a Capodanno almeno un’ora e mezza di concerto te lo aspetteresti (come lo scorso anno i Litfiba e due anni prima con De Gregori) e invece un’oretta risicata con un bis ed una cover acustica, davanti una marea umana che non ha perso l’occasione di festeggiare nella piazza da poco restituita alla città, illuminata dalle suggestive mongolfiere, accogliendo il 2017, tra artisti di strada, mangiatori di fuoco e la musica dei gruppi e delle voci della città.
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Grande partecipazione anche nelle altre due location del Capodanno cosentino. A Santa Teresa, migliaia di giovani hanno ballato e celebrato l’arrivo del nuovo anno così come in piazza XV Marzo, davanti il teatro Rendano, dove si sono esibiti la crew Zabatta Staila, vera rivelazione di quest’anno passati dal successo del web al live registrando applausi e consensi. E poi tutti a ballare con Kasabian Dj.
Quei divieti inutili e mai rispettati come ogni anno
Infine un appunto alle ordinanze emanate dal Comune ma che nessunio a rispettato e fatto rispettare. A Cosenza infatti, già dalle 21.00 circa il suono che imperversava era quello dei botti, vietati dall’amministrazione comunale ma solo su carta. Così come le bottiglie di vetro e le lattine, che non erano consetite mache invece hanno caratterizzato tutti i banchetti e le bancarelle di corso Mazzini.
L’unica vera emozione di questo capodanno è certamente legata alla grande, imponente, massiccia partecipazione del pubblico che non si è lasciato scappare l’occasione di poter vivere la città, le sue luci, i suoi colori. Buon 2017