L’appuntamento è per domani, mercoledì 7 dicembre alle 11.00 presso la sala Coni, in piazza Matteotti, a Cosenza. Saranno presentati alla stampa gli importanti risultati operativi raggiunti con il progetto pluriennale “Prove di Volo”.
COSENZA – Un progetto finanziato dal Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dall’Associazione di Volontariato “Gli altri siamo noi”, impegnata dal 2003 a favore dell’inclusione sociale di bambini, giovani e adulti con disabilità intellettiva.
L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’inserimento lavorativo, per migliorare la qualità della vita e prevenire disturbi psicopatologici ed è stato rivolto a persone affette dalla sindrome di Down. Alla conferenza stampa prenderanno parte Fortunato Varone, dirigente del Dipartimento n.7 Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria, Raffaele Mauro, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ed Erminia Pellegrini, dirigente dell’UOC Coordinamento servizi sociali dell’Asp di Cosenza, oltre alla presidente dell’Associazione “Gli altri siamo noi” Adriana De Luca che ha spiegato l’obiettivo e l’importanza del progetto ai microfoni di Rlb Radioattiva
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Progetto “Prove di volo”
L’obiettivo del progetto è quello di migliorare la qualità della vita e di prevenire i disturbi psicopatologici correlati sia alle fragilità presenti che alla ridotta o assente possibilità di realizzare la soddisfazione dei bisogni e dei diritti fondamentali che, normalmente, vengono riconosciuti a ciascun essere umano. Ciò consentirebbe, almeno per i soggetti coinvolti, di produrre un maggiore benessere bio-psico-sociale con conseguente riduzione della spesa sanitaria, della spesa assistenziale (riduzione della non autosufficienza) e dei costi sociali per i singoli, per le famiglie e la collettività.
Gli obiettivi specifici del progetto sono: l’empowerment delle competenze genitoriali mirate all’inserimento lavorativo; il superamento dell’isolamento; la realizzazione di un servizio di orientamento scolastico/formativo/lavorativo per persone con disabilità intellettiva; l’empowerment delle competenze adattive, prelavorative e lavorative delle persone con disabilità intellettiva; l’incremento dell’inserimento lavorativo di giovani con disabilità in strutture protette e non.