COSENZA – La procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un’inchiesta sui lavori che sono in corso a Piazza Bilotti.
L’inchiesta sarebbe scaturita da alcune dichiarazioni dell’ex vicesindaco di Cosenza, Katya Gentile, in rottura con il sindaco, Mario Occhiuto che nei giorni scorsi, ha espresso pubblicamente, molti dubbi sulla gara di appalto dei lavori. La Gentile infatti avrebbe attaccato Occhiuto con queste dichiarazioni: “Per volontà del sindaco non c’è stata alcuna procedura selettiva. Gli incarichi sono stati affidati in maniera fiduciaria e nella commissione di alta vigilanza, nominata per Piazza Bilotti, c’è un tale ing. Alessandro Coletta, noto alla Procura di Firenze e non solo, agli arresti domiciliari a settembre insieme ad altre cinque persone, tra cui la Lorenzetti, ex Presidente della Regione Umbria ed ex presidente di Italferr, accusato di reati contro la pubblica amministrazione…Mi ritengo garantista – aggiunse – fino alla fine, ma ricordo, sempre prima a me stessa, che potrebbe esistere il rischio di un copione importato e quindi della reiterazione dei reati. Insomma, l’unica cosa vera degli scritti del Sindaco è che la fine e l’inizio di un nuovo anno coincidono con i consuntivi e con i buon propositi, ma deve imparare a fare i conti con la verità, non con le proprie fantasie”. E proprio da questi dubbi, sollevati da Katya Gentile, il procuratore Granieri ha deciso di vederci chiaro ed ha così affidato il compito di acquisire gli atti relativi a piazza Bilotti, agli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza. Inoltre è intenzionato a nominare uno specifico pool di pm per seguire l’evolversi delle indagini.
Intanto il sindaco Occhiuto, ha risposto su facebook intervenendo in una lunga discussione e polemica avviata sulla bacheca del consigliere comunale di Cosenza, Sergio Nucci commentando: ”Un’altra denuncia e un’altra inchiesta, e siamo alla terza. Ben vengano considerato che abbiamo la coscienza a posto: come dici tu “male non fare, paura non avere. Ora però mi sono stancato perché qui combattiamo contro la mafia, contro le mafie politiche infiltrate nelle istituzioni con rappresentanti che dovrebbero essere democraticamente e liberamente eletti, contro i prepotenti e gli arroganti che sempre grazie alla politica hanno esercitato prevaricazioni sui più deboli per perseguire i loro personali interessi, contro un sistema di potere consolidato che ha purtroppo ramificazioni e collusioni anche nell’informazione. Ora presenterò una denuncia anch’io – ha scritto Occhiuto – ben circostanziata, nella quale si farà riferimento alle pressioni esercitate sugli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni e sulle prevaricazioni e le prepotenze consumate con atti per favorire propri congiunti o amici e clientele con assegnazioni abusive e illegittime. Sarà incredibile se qualcuno, politico o altri, non si interesserà di queste questioni come fino ad ora è avvenuto”.