La parabola del Figliol prodigo, in politica non tramonta mai.
C’è però una “piccola” differenza fra il racconto di Gesù Cristo ed il trasformismo. Anche se, in questo caso si tratta veramente di un ritorno “all’ovile”. Qui la benedizione, non l’ha data il padre giusto e buono che ammazzò il vitello grasso per ricevere il figlio che era andato via ma, quel Silvio Berlusconi, padre e culla di “senza tetto”, anche di “giusti” e “credenti” così come di chi ha covato vendetta ed oggi la compie. Parliamo del passaggio, pardon del ritorno dei fratelli Occhiuto, Mario e Roberto, alla casa del padre, alla “corte” del Silvio nazionale, che avevano abbandonato nel 2002 dopo un faccia a faccia piuttosto duro con i fratelli Gentile. A merito degli Occhiuto va l’aver fondato, nel 1993, il primo club di Forza Italia a Cosenza. Oggi il ritorno, dopo avere sbattuto in faccia a Casini quella porta che lo stesso gli aveva spalancato, appunto, dopo lo scontro con i Gentile. Alterne vicende anche in casa UDC, partito ormai che forse ha poco da dire, il fatto che i Gentile abbiano scelto l’altra parte della barricata, ha permesso agli Occhiuto il ritorno a casa. Una casa, i conti se li sono fatti bene, per lo più vuota dove possono fare da “padroni”. Naturalmente Berlusconi ha benedetto i due fratelli, i loro voti e la loro accompagnatrice Jole Santelli. Da oggi, dunque inizia un nuovo corso per Forza Italia anche a Cosenza e la resa dei conti con i Gentile.