Una medaglia e due facce. Una faccia di successo, una faccia di fallimento.
COSENZA – Questo quel che appare da una semplice prima occhiata dei “movimenti” della Piscina di Campagnano sotto la gestione Cogeis. Quel che non riusciamo a capire, come mai possano esistere e convivere sotto lo stesso tetto queste due diverse realtà. Cogeis è un Consorzio di gestione formato dalle società sportive Cosenza Nuoto (che comprende le splendide ragazze della Pallanuoto Cosenza) e Polisportiva Gnisci (società sportiva che da anni non svolge alcuna attività agonistica) ed il riferimento aziendale è l’isotermica Gnisci dichiarata fallita.
Anche ai più distratti si porrebbe una semplice domanda: Come può reggersi un consorzio di gestione in situazione di passività e con una delle due consorziate (Gnisci) in fallimento, mentre l’altra consorziata (Cosenza Nuoto) vive di allori e prestigio?!… Entrando nel merito, scopriamo che la Cosenza Pallanuoto conta su un tecnico di valore nazionale, quel Marco Capanna che solo due anni fa ha conquistato lo scudetto con l’Imperia, giocatrici di spessore nazionale e internazionale, il tutto con remunerazioni di altissimo livello. Allenamenti, stage, tourneé all’estero, nel momento in cui molti ex dipendenti del Consorzio dopo mesi e anni senza alcuna retribuzione e senza Tfr e contributi si ritrovano nei meandri del “lavoro che non c’è”…
Le segnalazioni che ci arrivano sono tante, istruttori, dipendenti amministrativi, collaboratori occasionali, addirittura abbiamo segnalazioni che riguardano fornitori con fatture mai pagate. Praticamente dietro il bello ed il buono che si ostenta si nasconde un “buco” enorme. Qualche dipendente ancora in organico, mantenendo l’anonimato per ragioni facili da intuire, ci conferma che allo stato attuale ci sono ben otto mensilità arretrate, ed il tutto stride con la faraonica campagna acquisti della Cosenza Pallanuoto e tutto il resto.
Aleggiano fantasmi su Campagnano e sulla gestione della Piscina, molte cose non sono chiare e tutto è accentrato nel duo Manna/Gnisci, che in passato hanno lasciato traccia nel “saccheggio” di altri impianti, Lamezia Terme, Malito, Villapiana, Serra San Bruno. Nella nostra indagine a campione abbiamo sentito che aria tirasse sulla Piscina Comunale di Lamezia Terme; poco è trapelato, ma un dato importante è emerso. L’Amministrazione comunale di Lamezia Terme nel 2013 chiuse il rapporto con Cogeis e nell’approntare nuovo bando di gara per la nuova gestione, pose l’esclusione preventiva alla stessa azienda e alle società sportive ad essa collegate. Più meno stessa cosa accadde con le amministrazioni comunali di Serra San Bruno, Villapiana e Malito. Tanti sorrisi, tante vittorie e trionfi, ma successo costruito sulla pelle di uomini e donne vale il danno procurato… il rovescio della medaglia risulta drammaticamente vergognoso. Ma questa storia, drammatica e vergognosa non finisce in queste poche righe… il rovescio della medaglia è molto più ampio…