COSENZA – Un atto intimidatorio e l’ombra degli appalti pubblici.
Non si conosce ancora l’identità di chi stanotte ha appiccato fuoco all’auto di Carlo Pecoraro, ingegnere capo del Comune di Cosenza. L’incendio di natura dolosa, sarebbe divampato intorno alle 2:00 di stanotte. La vettura parcheggiata nei pressi dell’abitazione dell’ingegnere nominato da Occhiuto tra i consiglieri del cda di Amaco sarebbe stata presa di mira da ignoti che avrebbero così cosparso il mezzo di liquido infiammabile per poi darlo alle fiamme. A lanciare l’allarme pare siano stati alcuni passanti preoccupati dal rogo che illuminava uno dei parcheggi di viale Mancini all’interno del quale era stata posteggiata l’auto dell’ingegnere. Pecoraro dopo il rimpasto di luglioricopre la poltrona di capo del settore infrastrutture Domenico Cucunato. Una poltrona che scotta, soprattutto dopo l’inchiesta che ha visto coinvolto lo stesso Cucunato per una perizia idrogeologica copia-incolla grazie alla quale sono stati autorizzati i lavori in piazza Bilotti e l’affidamento del project financing che ‘regala’ l’ex piazza Fera ai privati per almeno i prossimi 30 anni. Una scelta attraverso la quale il Comune, con i tributi pagati dai i cosentini costuirà l’opera faraoinica della nuova piazza Bilotti, mentre gli utili saranno poi spartiti tra le ditte vincitrici dell’appalto sottoscritto dallo stesso Cucunato. Forse gli appalti per i lavori pubblici in città non saranno la causa di questo gesto intimidatorio, il secondo subito dall’ingegnere in una sola settimana, ma l’imponente opera di restyling architettonico che Cosenza sta vivendo non lascia molto campo all’immaginazione. Formalmente, sospetti e sospettati restano ancora da definire.