COSENZA – Non sarà più lui a cantare ‘Lupi alè’ lo storico inno della promozione in B del Cosenza.
La voce della curva rossoblù è venuta a mancare nella giornata di ieri, proprio in occasione dell’inizio del campionato del Cosenza in Lega Pro. L’inizio della stagione del centenario è stato così inaugurato commemorando la triste scomparsa del cantautore del brano che incendiò gli spalti del San Vito venticique anni fa segnando l’entrata trionfale dei lupi nel calcio che conta. Tonino Lombardi. 64enne, figlio di uno dei componenti del Trio della Sila, formazione storica del folk bruzio, ha attraversato la vita musicale e politica della città dagli anni 60 in poi. Si vocifera che Lombardi avesse la musica nel sangue, come ricordano i compagni di classe dell’istituto tecnico per geometri: tamburellando sul banco e improvvisando i motivi dialettali, Lombardi pare intrattenesse i professori “salvando” così i compagni dalle interrogazioni. Con Gianfranco De Lio è stato tra i fondatori di un gruppo-orchestra, “Quelli del vecchio mulino”. “Gianfranco De Lio è stato la mente – raccontava con emozione Lombardi – e io il braccio. Noi andavamo allo stadio in Tribuna B scoperta. Sopra di noi, all’inizio degli anni 80, c’erano gli ultrà con i loro splendidi tamburi. Io e Gianfranco pensavamo da anni a scrivere e cantare qualcosa sul Cosenza e l’input sono stati proprio quei tamburi. Infatti, la canzone inizia proprio con un rullo di tamburi che è come se suonasse l’inizio della carica. I tifosi di piazza Kennedy, pensando alla serie A, mi dicevano che, se fossimo stati promossi, la piazza avrebbe cambiato denominazione. Non più Kennedy ma Tonino Lombardi”. Giannino Dodaro, amico fraterno di Lombardi e De Lio, dalle colonne del sito ufficiale del Nuova Cosenza Calcio ha dichiarato con commozione che Lupi Alè è una canzone che “appartiene a ognuno di noi e ha segnato la storia più importante della vita calcistica cittadina. Anche perché noi abbiamo vinto quel campionato e, nel giro di cinque anni, abbiamo sfiorato per ben tre volte la serie A. E “Lupi alè” era sempre l’inno e la colonna sonora ufficiale. Tutti i calciatori volevano sentirla prima di entrare in campo perché dava una carica incredibile. Rappresenta ancora oggi le pagine più belle della nostra squadra del cuore”. Ieri sera al San Vito l’inno di Lombardi del prepartita ha salutato il calcio d’inizio della compagine silana tra le lacrime dei tifosi. I funerali si svolgeranno oggi nella chiesa di Santa Teresa alle ore 16:30.