MONTALTO UFFUGO – Nonostante mani e piedi fossero stati legati l’adolescente è riuscito ad allertare i carabinieri.
I militari, giunti sul posto, hanno trovato il minorenne incatenato con dei lucchetti in una stanza. Le catene permettevano al giovane di muoversi in casa e raggiungere il bagno, ma non di uscire dall’appartamento. Un incubo durato un’intera giornata al quale il minore si è sottratto riuscendo a telefonare al 112. Ad escogitare l’ingegnosa trappola il fratello maggiore, ventiduenne, il quale è stato fermato per sequestro di persona. La motivazione con la quale il fratello ha giustificato il proprio gesto è stata quella di evitare che l’adolescente potesse frequentare i propri amici ritenuti poco affidabili dalla famiglia. Si tratta di una famiglia normale, senza particolari disagi economici o sociali, preoccupata dalle frequenti assenze ingiustificate del ragazzino a scuola. Assenze di cui sarebbero state ritenute responsabili, secondo i genitori, le ‘cattive amicizie’ dell’adolescente. Per evitare tali frequentazioni, colto da un impeto di rabbia, il figlio maggiore avrebbe quindi deciso di incatenarlo per non farlo più uscire. La casa e la stanza in cui il minore è stato rinchiuso, secondo quanto dichiarato dai militari, non versavano in condizioni igienico sanitarie precarie. Il minore nel corso deposizioni avrebbe scagionato il fratello dalle accuse mossegli dagli inquirendi dichiarando di aver sollecitato egli stesso di essere legato piuttosto che essere costretto ad andare a scuola.