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Le Iene su Davide Barzan: i 47 milioni al superenalotto, il Cosenza Calcio e le truffe agli amici

Le Iene su Davide Barzan: i 47 milioni al superenalotto, il Cosenza Calcio e le truffe agli amici

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COSENZA – Le Iene sono tornate ad occuparsi ieri sera di Davide Barzan, il criminalista che negli ultimi tempi, è diventato una presenza praticamente fissa in tutte le trasmissioni TV di approfondimento giornalistico. Dalla Rai a Mediaset, abbiamo visto il suo volto ovunque nella vicenda relativa all’omicidio di Pierina Paganelli uccisa nel garage della sua abitazione a Rimini. Come molti casi di cronaca che appassionano gli italiani, anche questo diventa un appuntamento fisso per tantissime. Giornalisti che presidiano l’abitazione con interviste costanti ai protagonisti: Loris Bianchi e sua sorella Manuela, sposata con Giuliano Saponi, figlio di Pierina. Poi ci sono i loro vicini di pianerottolo, Louis Dassilva (che si scoprirà essere amante della Bianchi) e la moglie di quest’ultimo, Valeria Bartolucci. Con loro un volto che finisce in tutte le trasmissione è quello di Davide Barzan.

Ma chi è davvero Davide Barzan?

Ma chi è davvero Davide Barzan? Si chiedono le Iene: è un professionista del diritto, criminologo, incensurato e al di sopra di ogni sospetto, come lui stesso ha dichiarato agli inviati oppure quello che in realtà non è, visto che la puntata di ieri avrebbe svelato  bugie e truffe clamorose anche ai suoi migliori amici a Cosenza, millantando vincite milionarie al Superenalotto, l‘acquisto del Cosenza Calcio riportato anche all’epoca da qualche organo di stampa?

A rispondere con un secondo lunghissimo servizio (e nella prossima settimana è pronto un terzo) sono i due inviati delle Iene Gaston Zama e Marco Occhipinti che si sono posti dei dubbi sulla sua figura sin dall’inizio. Dubbi venuti anche a Valeria Bartolucci (moglie di Dassilva attualmente in carcere). Il criminalista ora, è solo consulente di Manuela Bianchi (nuora della vittima e moglie del figlio di Pierina) e di suo fratello Loris, ma prima lo studio Barzan difendeva anche Dassilva assunto proprio dalla Bartolucci che, come evidenziò il primo lungo servizio delle Iene della scorsa settimana, ha denunciato Barzan.

Avrebbe suggerito strategie difensive assai non proprio di basso profilo come chiedeva la donna, con esposizioni mediatiche e presenze fisse nelle trasmissioni che per la donna servivano solo a incassare soldi. Fino alla decisione, nei mesi scorsi, di denunciare proprio il consulente per «esercizio abusivo della professione forense». Per la donna Barzan si è spacciato per avvocato pur non essendo iscritto all’albo. Cosa che lo stesso Barzan ha confermato all’inviato delle Iene. A domanda diretta ha ammesso di non essere un avvocato, ma di aver fatto studi di diritto.

RAI Interrogazione parlamentare sulla presenza di Davide Barzan

Dopo il servizio andato in onda la settimana scorsa, l’on. Dolores Bevilacqua (M5S), membro della Commissione di Vigilanza Rai, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla frequente presenza di Barzan nelle trasmissioni del servizio pubblico: “Chiediamo alla Rai di chiarire quali criteri vengano adottati nella scelta degli ospiti coinvolti in casi giudiziari, se siano stati verificati i titoli professionali dichiarati da Barzan, e se vi siano stati compensi o accordi contrattuali con lui. Inoltre, chiediamo se l’azienda intenda riesaminare quanto avvenuto e adottare misure per evitare simili situazioni in futuro. Il servizio pubblico ha il dovere di garantire un’informazione equilibrata e verificata. Non è accettabile che figure controverse, prive di titoli accertati, vengano presentate come esperti su casi così delicati”.

Il Cosenza Calcio, le truffe, la vincite al superenalotto: tutto finto

Ma è nella puntata di Ieri dal titolo eloquente “Le origini di Davide Barzan” Gaston Zama ha messo in luce il passato cosentino di Davide Barzan che sarebbe pieno di bugie, millantate vincite al Superenalotto, di assegni a vuoto e di truffe fatte anche agli amici più cari cresciuti con lui a Cosenza.

Zama ha scoperto che in passato Barzan ha avuto una condanna in via definitiva per una truffa ad una filiale bancaria mentre quelle pere calunnie contro di lui fatte ai suoi amici: l’inesistente apertura di una palestra dopo essersi fatto consegnare oltre 45mila euro, la promessa di un posto in banca (pagando giusto qualcosa) o di un ruolo da DS nel Cosenza Calcio che stava acquistando sono finite in prescrizione. Nel servizio si ricorda quando Barzan fece credere di essere lui il vincitore (nel 2011) al Superenalotto dei 47 milioni di euro vinti in una tabaccheria di Corso Mazzini.

Si faceva fotografare a bordo di auto di lusso (si è scoperto poi che erano prese a noleggio), fino a sfruttare un’incauta indiscrezione giornalistica, come spiega un legale, cavalcando l’onda e le voci sull’ipotetico acquisto del Cosenza Calcio per presentarsi in una Banca di Cosenza con un assegno da 2 milioni di euro ottenendo non solo l’apertura del conto corrente ma anche farsi anticipare 7mila euro. L’assegno risultò scoperto e falso e la banca fece causa vincendo in tutte e tre i gradi di giudizio. “Ha precostituito un castello di bugie finalizzato a simulare la propria solvibilità e a carpire la fiducia del direttore della filiale” si legge nella sentenza.

Barzan ad un certo punto sparì da Cosenza e le persone truffate dovettero persino difendersi visto che erano state accusate proprio da Barzan di estorsione. Partirono le indagini e le posizione dei poveri truffati vennero subito archiviate mentre su Barzan venne fuori un pò di tutto: avrebbe mostrato ai carabinieri un estrattoconto bancario con un apparente saldo positivo da con 19 milioni di euro, ma che secondo le verifiche poi svolte dagli inquirenti risulterà non vero. Sulla vincita dei 47 milioni di euro il nominativo di chi aveva centrato la vincita non era quello di Barzan. Aveva emesso assegni a vuoto da 150mila euro e 500mila euro. La sua famiglia avrebbero soggiornato anche in un hotel di Salerno che aveva detto agli amici era in procinto di acquistare.

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