Oggi ricorre la giornata dei calzini spaiati. Di primo acchito quest’occasione potrebbe sembrare bizzarra, ma non si tratta affatto di una celebrazione dedicata a coloro che smarriscono di continuo i calzettoni. L’iniziativa nasce, invece, per onorare la diversità, per sottolineare l’importanza dell’inclusività e del rispetto reciproco. La giornata, dunque, persegue l’obiettivo di veicolare un messaggio forte dell’accettazione degli altri.
I calzini sono simbolo della bellezza della diversità per portare allegria e riflessione al tempo stesso. L’idea infatti è quella di tirarli fuori dai cassetti e indossarli con disinvoltura. Anzi, più sono diversi e più funziona il concetto che si vuole esprimere. Postatele sui social con l’hashtag #calzinispaiati2023.
Perché si celebra il 3 febbraio?
In realtà questa giornata non viene celebrata ogni anno il 3 febbraio. In Italia viene generalmente celebrata ogni anno, durante il primo venerdì del mese di febbraio. La ragione di questa scelta è molto semplice: l’iniziativa nacque in una scuola, con l’idea di sensibilizzare i bambini verso le diversità. Qualora la data fosse stata fissa, non cadrebbe tutti gli anni in uno dei giorni della settimana, durante i quali i bambini si trovano a scuola e possono festeggiare in classe partecipando alle attività organizzate proprio per l’occasione.
Come è nata la ricorrenza
La giornata internazionale dei calzini spaiati viene celebrata, ormai, da anni principalmente nelle scuole italiane. Nata a Terzo di Aquileia, in Friuli, dall’idea di una maestra, Sabrina Flapp. L’obiettivo della docente era proprio quello di sensibilizzare i suoi alunni su un tema così importante come quello dell’inclusività. In questo senso, particolarmente importanti sono le parole dell’insegnante: ”Diffondere il messaggio di accettazione della diversità, in varie forme e in vari modi. Con i calzini si può giocare, ci si può divertire, fanno parte della quotidianità. Ognuno legge l’iniziativa a modo suo, la fa propria. È questa la forza del progetto”.
Il motto? ”Si spai chi può!”