Il mondo per Papa Francesco: alle 10 i funerali solenni, in 250mila gli hanno reso omaggio
Il velo bianco di seta sul volto e il rogito deposto nella bara durante rito di chiusura. Oggi alle 10 in Piazza San Pietro i funerali, poi la salma del pontefice sarà tumulata nella basilica di Santa Maria Maggiore
ROMA – In 250mila hanno reso omaggio a Papa Francesco mentre oggi alle 10:00 si terranno i solenni funerali. Un lungo fiume di gente che in questi giorni ha voluto dare al Pontefice l’ultimo saluto, nonostante le file, il caldo, in alcuni momenti la pioggia. Poi, alle ore 20, presso l’Altare della Confessione nella Basilica di San Pietro, come annunciato, il rito della chiusura della bara del Romano Pontefice. La celebrazione, svoltasi secondo le prescrizioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, si è conclusa alle ore 21. Durante il rito, presieduto dal cardinale camerlengo, Kevin Joseph Farrell, il maestro delle Celebrazioni Liturgiche, monsignor Diego Ravelli ha dato lettura del rogito, che è stato deposto nella bara al termine della celebrazione. Un rito antico, solenne e pieno di significati, con l’apposizione del bianco velo di seta sul viso e l’inserimento della borsa con le monete del pontificato e il tubo con il rogito.
Oggi l’ultimo saluto al Papa: i funerali
Eccezionali misure di sicurezza per i funerali di Papa Francesco in programma oggi alle 10 a Piazza San Pietro. Attorno all’area, suddivisa in cinque zone, blocco del trasporto pubblico e sistemi anti-drone Rcd in dotazione all’Esercito e all’Aeronautica. Adottati sistemi jammer per neutralizzare i cellulari sospetti in quanto potenziali telecomandi di ordigni. Sui palazzi sono schierati tiratori scelti mentre attorno all’area sono presenti artificieri, nuclei cinofili e polizia fluviale destinata al pattugliamento del Tevere e delle banchine.
La bara posta su un carro che consentirà a tutti la sua visione. Poi le auto dei cardinali, e un procedere a passo d’uomo, anche un’ora per quella città che aveva abbracciato dodici anni fa diventandone il vescovo, come amava ricordare ogni volta che poteva. La salma sarà tumulata a Santa Maria Maggiore. Per i funerali a Piazza San Pietro ai quali sono attese 200mila persone. E’ già pronta la macchina della sicurezza, considerato il grande afflusso di persone attese ma anche la presenza di Capi di Stato e teste coronate arrivate da tutto il mondo. E poi ci sarà quel corteo funebre per il centro di Roma che ha pochi precedenti nella storia.
Con la Messa esequiale celebrata oggi sul sagrato della Basilica di San Pietro, Papa Francesco viene salutato come pastore e discepolo di Cristo. Con questo rito funebre si vuole esprimere la fede della Chiesa in Cristo Risorto. A presiederlo, in lingua latina e secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis nella nuova edizione del 2024 con le semplificazioni volute da Papa Bergoglio, è il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. I concelebranti sono 980, fra cardinali, vescovi e sacerdoti, ci sono poi 200 ministri della Comunione e oltre 4mila presbiteri nella parte destra del sagrato, dove si trova la statua di San Pietro. Sono stati predisposti 225 pissidi per i fedeli, mentre per i sacerdoti sono stati preparati 80 calici e altrettante pissidi. Davanti l’altare, sulla destra, l’icona della Salus Populi Romani.
Le 6 preghiere dei fedeli verranno lette in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e cinese e dopo la Comunione si svolgerà l’Ultima commendatio, l’ultima raccomandazione a Dio perché accolga l’anima del defunto nella gloriosa comunione dei santi, e la Valedictio, il commiato, ossia l’ultimo saluto prima della sepoltura, con la Supplica della Chiesa di Roma cui segue l’orazione pronunciata dal cardinale Baldo Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, e, in greco, la Supplica delle Chiese Orientali, e la successiva orazione del patriarca di Antiochia dei greco-melchiti Youssef Absi. Al termine, il cardinale Re asperge con l’acqua benedetta e incensa il feretro, che infine viene portato nella Basilica di San Pietro e da lì, con un corteo funebre, nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura.
La tumulazione nel loculo della navata laterale della basilica liberiana, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, sarà preceduta dal canto di 4 salmi e accompagnata da 5 intercessioni, poi viene intonato il Padre Nostro. Dopo la preghiera finale, sulla bara contenente le spoglie di Papa Francesco verranno impressi i sigilli del cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, Kevin Joseph Farrell, della prefettura della Casa Pontificia, dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Romano Pontefice e del Capitolo Liberiano. Conclusi questi gesti, il feretro verrà deposto nella tomba e asperso con l’acqua benedetta mentre viene intonato il Regina caeli. Poi l’ultima formalità: il notaio del Capitolo Liberiano redige l’atto autentico che fa fede dell’avvenuta tumulazione e lo legge ai presenti. Lo firmeranno, quindi, il cardinale camerlengo, il reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli e infine il notaio.