ROMA – Le elezioni e Miss Italia, una tappa importante per alcune delle ragazze che hanno partecipato alla passata edizione e che ora si troveranno a votare per la prima volta.
Giusy Buscemi, 18 anni, Miss Italia in carica: “Sono emozionata perche’ lo considero un grande appuntamento, una tappa fondamentale della mia crescita e della mia maturita’: mi sto preparando, raccogliendo gli articoli dei giornali che mi sono utili perche’ voglio avere un quadro il piu’ chiaro possibile, anche se non e’ facile”
Alla vigilia del voto sono molti i temi sul quale riflettere: la mancanza del lavoro dei giovani, i problemi della scuola, della violenza sulle donne e, in generale, la speranza che la situazione del paese possa cambiare.
Continua Giusy: “Penso soprattutto alle persone disoccupate, non solo ai giovani, ma anche agli adulti, tutti nelle stesse condizioni che votera’ nel paese natale, a Menfi, in Sicilia – Oltre ai problemi fondamentali legati alla crisi economica, vorrei che il nuovo Parlamento facesse un passo importante nella valorizzazione delle bellezze del nostro Paese per favorire il turismo e sostenere i tanti giovani che vogliono realizzare strutture alberghiere, ristoranti ecc… Spero poi che il voto faccia nascere un governo che si preoccupi di creare un modello di scuola differente dall’attuale, una scuola non omologata, ma che si occupi delle aspirazioni e delle passioni di ogni alunno, dall’infanzia fino all’avviamento al lavoro”.
Anche per Stefania Bivone, calabrese, Miss Italia 2011, il problema piu’ grave e’ quello della disoccupazione. “Tutto gira intorno al mondo del lavoro. Si vive per lo piu’ lavorando, si lavora per vivere. Auspico che, dopo le elezioni, la situazione possa migliorare, ma capisco che il cambiamento non puo’ essere immediato: me lo auguro, per tutti noi giovani, dopo tanti anni di sacrifici passati a studiare. Andro’ a votare con la speranza di un cambiamento. Vivo il voto come un mio diritto: ho la possibilita’ di dire la mia opinione e di contribuire a creare una situazione diversa da quella che stiamo vivendo. Se non andiamo a votare e’ come rinunciare a lottare affinche’ le cose cambino”. “Se non si vota – conclude Stefania – non si ha piu’ nemmeno il diritto di reclamare, di piangersi addosso. Cerco di capire come votare leggendo i giornali e guardando i talk televisivi, anche se, a mio avviso, spesso si fa spettacolo anziche’ parlare agli italiani di programmi concreti”.
“Andro’ sicuramente a votare perche’ il voto e’ la nostra unica possibilita’ di far sentire la nostra voce, anche se onestamente il clima che respiriamo e’ di totale sfiducia”: e’ il parere di Lucrezia Massari, di Carrara, studentessa del Liceo Artistico, Miss Deborah Milano 2012, titolo nazionale vinto a settembre a Montecatini Terme. “Sono diventata maggiorenne da poco – spiega – e quindi e’ la mia prima esperienza elettorale. Cerco di prepararmi a questo appuntamento, parlandone in famiglia e a scuola e guardando alcuni talk televisivi. Che cosa vorrei che cambiasse? Sicuramente vorrei che non esistessero piu’ gli sprechi di chi sta in alto: non si puo’ continuamente chiedere sacrifici al popolo e non farne in prima persona. Abbiamo bisogno di esempi significativi, di tagli alle spese pubbliche, di persone ‘nuove’ che ci governino. Per questo andro’ a votare. Mi piacerebbe che nel panorama politico si affacciassero nomi e volti nuovi; ho visto esempi di sindaci molto giovani che stanno facendo un buon lavoro nei loro comuni. Perche’ non metterli alla prova in campo nazionale?”.
“Raggiunta la maggiore eta’, voglio prendermi le mie responsabilita’ ed essere parte attiva della societa’: certo, non sara’ sicuramente il mio voto a cambiare l’Italia, ma voglio darlo in maniera piu’ cosciente possibile”: ecco come si presenta Carlotta Graverini, di Arezzo, vincitrice la notte di Capodanno del titolo “Prima Miss del 2013” e quindi di diritto prima prefinalista del prossimo Concorso. Per Carlotta, facolta’ di Lettere Moderne all’universita’ di Roma, 30 al primo esame nei giorni scorsi, il problema su cui bisogna richiamare l’attenzione con forza e’ quello della violenza sulle donne. “Io, ragazza di 19 anni – dice – non mi sento protetta dal mio Paese, non sono tranquilla a camminare per strada da sola. E’ possibile, mi chiedo, avere paura di uscire di casa da sole? E’ possibile non sentirsi liberi? Violare il corpo significa violare l’anima. Mi auguro che siano presi tutti i provvedimenti necessari”. “Sono inoltre molto preoccupata – aggiunge – per la crescente disoccupazione che colpisce non solo i giovani, rendendoli sempre piu’ insicuri e privi di aspettative, ma anche le persone adulte che hanno perso il lavoro e devono affrontare grandi responsabilita’, quali mutui e mantenimento delle famiglie. Mi piacerebbe anche che ci fosse maggiore attenzione nei confronti delle famiglie disagiate, alleggerendone le spese e permettendo loro di vivere una vita piu’ dignitosa”. “Certo che votero’, l’ho sempre fatto. Votare e’ un dovere, ma anche un diritto duramente conquistato dalle donne. E’ il modo migliore per farci sentire”, dice Veronica Maffei, 25 anni, Corso di laurea magistrale in giurisprudenza, titolo di ‘Miss Simpatia Esselunga 2012′, di Castelfranco (Pisa), impegnata nel volontariato. “Il problema – aggiunge – non e’ andare a votare ma per chi votare. Sappiamo qual e’ la situazione, viviamo un sentimento di sfiducia nei riguardi di chi ci governa, ma non dobbiamo scoraggiarci. Sono sicura che un cambiamento ci sara’ perche’ il nostro Paese, pur nella crisi, ha dato segni di risveglio. Andro’ a votare con la speranza che vengano fatte le riforme e che la cultura e la sanita’ abbiamo i finanziamenti necessari ma, prima ancora, chiedo onesta’ ed etica al nostro Parlamento”.