COSENZA – Il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, creata dalla volontà di S. Francesco, che, dopo il suo viaggio a Betlemme, volle rievocare la scena della Natività nel paese di Greccio. E ’ il simbolo per eccellenza del Natale e viene rappresentato in ogni Paese. La fiera dei presepi di San Gregorio Armeno è stata inaugurata a novembre, come ogni anno. Sui banchetti e nei negozi degli artigiani, soprattutto dei maestri partenopei, è possibile ammirare le tradizionali statuine e quelle invece che sono in qualche modo figlie del nostro tempo: in questi giorni, ad esempio, in molti hanno prodotto raffigurazioni di Giorgia Meloni.
Il maestro dei presepi Genny Di Virgilio in una intervista, ha raccontato delle ultime tendenze che riguardano le statuette, sottolineando che in molti le richiedono personalizzate con le sembianze dei parenti, e pare che ad essere particolarmente richieste siano quelle dei mariti e delle mogli.
La storia del presepe, Di Virgilio: “La tradizione, si rinnova e sperimenta”
“Tutto nasce quattro generazioni fa quando nel lontano 1820 i miei bisnonni costruivano i santi nelle campane delle chiese. Poi mio nonno riportò la tradizione del presepe napoletano ispirato al ‘700 a Napoli, quindi – spiega Di Virgilio – papà Rosario si specializzò nei presepi napoletani con la colonna spezzata e la scenografia in sughero detta scoglio”.
“Io sono la quarta generazione e ho ripreso i lavori dei miei nonni, creando i pastori napoletani nello stile del Settecento, realizzando anche statuine che rappresentano – prosegue l’artigiano – i personaggi dell’attualità e dello spettacolo“.
Il trend del 2022: i parenti
“Funziona così – Di Virgilio – mandi tre foto frontali del soggetto da restituire in versione pastore e il gioco è fatto. Lo chiedono le mogli per i mariti e i mariti per le mogli. Sono ormai anni che realizziamo pastori su richiesta e la somiglianza a volte è sorprendente. Nell’era dei social si sono moltiplicate le commissioni”.