ROMA – Il ministro della Salute lavora sulla quarantena soprattutto per gli asintomatici positivi al Covid, con l’eventualità di eliminare il tampone finale. E, con la possibilità di una nuova ondata e l’influenza stagionale che “preoccupa”, pensa ad una campagna di vaccinazione che riguardi entrambe le patologie. Secondo il rapporto Altems, intanto, nell’ultimo mese c’è stato un milione di nuovi casi di Covid in Italia, con un andamento dei contagi stabile.
“Non abbiamo evidenza di nuove varianti in arrivo e non abbiamo una grande preoccupazione di nuovi picchi e nuove ondate durante l’autunno”, spiega all’ANSA il direttore dell’Unità di microbiologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Carlo Federico Perno. “Stiamo lavorando sulla quarantena per far sì che soprattutto i pazienti asintomatici positivi possano rientrare prima. A breve faremo una comunicazione, eventualmente eliminando anche il tampone finale”, ha reso noto il ministro Orazio Schillaci. Pochi giorni fa l’Istituto Spallanzani ha inviato al Ministero un parere sul tema: prevede che per gli asintomatici l’isolamento possa durare cinque giorni dalla positività senza bisogno di un ulteriore test negativo; per chi ha sintomi lievi si può interrompere a cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, se senza febbre da 24 ore.
Lo Spallanzani però, ha raccomandato prudenza nel contatto con i fragili indossando la mascherina e soprattutto in un momento in cui ci può essere sovrapposizione con l’influenza stagionale. “La prossima campagna di vaccinazione riguarderà sia il Covid che l’influenza, stiamo organizzando un lancio sulle principali reti. È importante affrontare anche l’emergenza dell’influenza che quest’anno potrebbe essere particolarmente preoccupante”, ha sottolineato Schillaci.
Dal punto di vista epidemiologico, secondo il rapporto mensile di Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica, nell’ultimo mese nel nostro Paese si sono registrati circa un milione di nuovi casi di Covid, con un andamento dei contagi stabile rispetto al mese precedente. Si vede però come in una regione su due c’è stato un aumento di occupazione dei posti letto per Covid.
“Stiamo vivendo una stagione autunnale differente da quelle vissute negli ultimi due anni segnate dall’impatto della pandemia sulla nostra quotidianità”, afferma Americo Cicchetti, direttore Altems che ha osservato come “analizzando le coperture vaccinali relative alla quarta dose del vaccino anti-Covid si nota che un italiano su 10 si è sottoposto alla vaccinazione di quarta dose, con una copertura maggiore della fascia di popolazione degli over-80”. In una intervista a La Stampa Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ha messo in guardia su “una certa fatica nella vaccinazione” e sul fatto che le “le curve ci mostrano che ci sarà un’onda, non un’ondata, e che non sarà pesante”. Un po’ più cauto Perno, secondo cui i numeri “sono tendenzialmente stabili e stanno calando le terapie intensive che esprimono, meglio dei decessi, la pericolosità del virus”. Anche se non è possibile escludere nulla, ha aggiunto l’esperto, “il fatto che non ci siano nuove varianti e che il virus sia relativamente stabile farebbe pensare che grandi picchi e grandi ondate almeno per ora non ci dovrebbero essere”.