ROMA – Sono 65.378 gli aspiranti dottori attesi oggi dal test d’accesso a Medicina e Chirurgia che si contendono i 15.876 posti disponibili e solo 1 su 4 ce la farà dopo aver risposto a 60 quesiti a risposta multipla con 5 opzioni di risposta previste. Giovedì 8 settembre è in calendario il test per medicina veterinaria (9.524 gli iscritti), martedì 13 la selezione per i candidati in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria erogati in lingua inglese. Per il corso triennale per le professioni sanitarie la prova si terrà giovedì 15 settembre, mentre il 20 settembre è previsto il test per l’accesso alla laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria. Gli ultimi a sostenere la selezione, mercoledì 28 settembre, saranno i candidati ai corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie. Per la formazione di architetto le date dei test saranno definite da ciascun ateneo nel proprio bando e dovranno essere conclusi entro venerdì 23 settembre.
Codacons “test per riempire le casse degli atenei”
“I test di accesso servono oramai solo a riempire le casse degli atenei, e sono dannosi per il paese e per il sistema sanitario dal momento che in Italia si assiste da tempo ad una grave carenza di medici, come dimostrato di recente dall’emergenza Covid”.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, nel giorno dei test di accesso per Medicina sottolinea: “mai come quest’anno – secondo l’associazione – il sistema del numero chiuso si rivela superato, inutile e lesivo dei diritti degli studenti e degli utenti del servizio sanitario, comportando tra l’altro uno spreco di milioni e milioni di euro considerate le spese che devono affrontare i candidati per sostenere le prove nelle varie città e per la preparazione ai test di ingresso: proprio per tale motivo il Codacons fornirà assistenza legale agli studenti che vorranno proporre un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro i test di accesso a medicina 2022″.