Passeggeri costretti ad attendere oltre tre ore per il decollo al fine di garantire il giusto riposo ai piloti.
REGGIO CALABRIA – Ritardi anche all’aeroporto di Reggio Calabria a causa dell’incendio divampato intorno ieri intorno alle ore 13 nella pineta di Coccia di Morto in prossimità dello scalo di Roma Fiumicino. “Il rogo – spiega una nota della Sogas – aveva causato il blocco di tutti i decolli dallo scalo capitolino dalle 14.20 alle 15.35 della stessa giornata e, pertanto, a cascata numerosi disagi anche dopo. Nell’aeroporto dello Stretto si registrano, infatti, ulteriori gravi ritardi sui voli operati nella giornata di oggi 30 Luglio, con destinazione Milano Linate e Roma Fiumicino da parte del vettore Alitalia, sia in arrivo e sia in partenza, da e per lo scalo aeroportuale reggino. Anche i passeggeri del volo AZ1198 con destinazione Milano Linate e partenza prevista delle 7.25 sono stati costretti ad attendere ulteriori tre ore in aeroporto per decollare dopo le 10. Ritardo dovuto per la necessità di garantire il riposo previsto in termini contrattuali all’equipaggio, giunto nella nottata a Reggio Calabria, a garanzia e tutela della sicurezza del volo. Si registra, ulteriormente, – conclude la nota – il ritardo della operativita’ degli altri voli con arrivo e partenza da e per Roma Fiumicino programmati nel corso della giornata odierna”.
Intanto a Fiumicino proseguono da ieri pomeriggio le indagini del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo del Corpo forestale dello Stato specializzato nelle indagini post-incendio e del Comando Provinciale di Roma. Al momento sono in corso le complesse attività scientifiche di repertazione e si sta procedendo alla ricerca delle tracce lasciate da eventuali acceleranti. Circa l’esistenza di circostanze che possano condurre all’ipotesi dei tre luoghi di innesco, esse sono al momento al vaglio degli investigatori della Forestale. Allo stato attuale il presidio, anche notturno, esercitato dalle pattuglie di controllo del territorio della Forestale non rileva ulteriori riprese di fuochi, ma l’allerta é massima in ragione del potenziale pericolo che potrebbe scaturire dalle alte temperature di questo periodo e dal vento. In attesa della conclusione delle delicate attività scientifiche che potranno affermare con sicurezza la natura dell’innesco e le modalità di propagazione dell’incendio per risalire alle possibili ipotesi, fervono le attività di controllo e verifica da parte del personale specializzato. Quanto ipotizzato dalla stampa stamane, sui possibili coinvolgimenti di operai forestali con contratto a termine, si precisa che nella Regione Lazio questa tipologia di lavoratori non esiste.