COSENZA – La curva pandemica in Italia, pur con fisiologiche fluttuazioni, si conferma sostanzialmente stabile, anche se tende ad aumentare leggermente l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti ordinari degli ospedali così come l’incidenza dei casi in alcune province. Una situazione definita di ‘plateau’ che ci proietta comunque verso un ulteriore allentamento delle misure in atto, con la prospettiva molto probabile di un’estate senza l’obbligo di mascherina anche nei luoghi al chiuso. La fotografia dell’andamento epidemico nel nostro Paese, sulla base dell’ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute, indica dunque un trend stabile in relazione al parametro dell’occupazione dei posti letto ospedalieri, che si conferma al 4,2% per le terapie intensive (ben al di sotto della soglia di allerta del 10%) e al 15,8% per i reparti ordinari, la cui occupazione in 24 ore è però lievemente salita fissandosi nuovamente sulla soglia di allerta del 16%. A indicarlo sono i dati riferiti al 25 aprile dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che sottolinea come a livello regionale siano poche le oscillazioni, con 5 regioni che superano però la soglia del 20% di occupazione nei reparti di area medica: Umbria (34%), Calabria (27%), Abruzzo (23%), Sicilia (22%), Basilicata (21%).
Al contempo tuttavia, secondo le analisi del matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, aumenta nelle province italiane l’incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici e sono 37 quelle in cui si rileva un trend di crescita e un aumento percentuale dell’incidenza negli ultimi sette giorni maggiore di almeno il 10% rispetto a quella dei sette giorni precedenti. In questo quadro, si pensa ai prossimi allentamenti delle misure anti-Covid.
Via le mascherine al chiuso con alcune eccezioni
La data più prossima è quella del 30 aprile, quando scadrà l’obbligo di mascherine al chiuso, ma su questo punto una decisione definitiva verrà presa dal governo nei prossimi giorni. Sembra però molto probabile che l’obbligo delle mascherine possa essere prorogato in alcuni casi, come su mezzi di trasporto quali aerei e treni, ma anche negli ospedali, nelle Rsa e in alcuni uffici a particolare rischio di assembramento, spiega all’ANSA il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. La proroga “sarebbe di qualche settimana, in assenza di cambiamenti della situazione epidemiologica, ma ad ogni modo – precisa – prevedo un’ estate senza l’utilizzo delle mascherine”. Mascherina che potrebbe restare obbligatoria anche all’aperto nel caso di concerti o negli stadi dove si prevedono grandi assembramenti.
Dal 1 maggio addio al green Pass un pò ovunque
Altra data centrale nella road map degli ‘allentamenti’ è poi quella del 1 maggio, che segna il termine dell’obbligo del Green pass quasi ovunque. Non servirà più per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro e per accedere a bar e ristoranti la chiuso. Fino al 30 aprile, per alcune attività (mense, concorsi pubblici, oltre ai trasporti a lunga percorrenza), invece, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base (ovvero includendo l’effettuazione del tampone, oltre a vaccinazione e guarigione da Covid). Il green pass rafforzato (rilasciato solo a seguito di vaccinazione o guarigione) invece resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.
Dall’1 maggio resterà l’obbligo fino alla fine dell’anno per medici, infermieri, personale sanitario e anche per il personale delle Rsa. Per chi sarà sprovvisto scatterà la sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino al 31 dicembre 2022. Il Super green pass sarà richiesto anche ai visitatori. Non ci sarà l’obbligo per i degenti e per chi si reca nelle strutture sanitarie per motivi di salute-
Cinema, teatri ed eventi di cultura
Per quanto riguarda i cinema, i teatri e i concerti, fino a sabato 30 aprile 2022 per la partecipazione agli spettacoli che si svolgono al chiuso è richiesto il possesso del cosiddetto green pass rafforzato e l’obbligo di indossare le mascherine FFP2. Per la partecipazione agli spettacoli che si svolgono all’aperto è richiesto il possesso del cosiddetto green pass base e l’obbligo di indossare le mascherine FFP2. Per l’accesso a musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura, invece, non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta per ora solo l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche.