COSENZA – Fiato sospeso per le elezioni del nuovo presidente della Repubblica, che si terranno lunedì 24 gennaio. A tenere sulla corda gli alleati, Silvio Berlusconi che oggi dovrebbe sciogliere la sua riserva e il centrodestra – alle 16 – riunirà un vertice.
La domanda che tutti si pongono è “Berlusconi può davvero diventare presidente della Repubblica?”. A bocciare il leader di Forza Italia, però, sono in primis i cittadini. Lo ha spiegato Nando Pagnoncelli, con un sondaggio illustrato qualche giorno fa a DiMartedì. Secondo quanto raccolto da Ipsos, infatti, il 72% degli italiani dice di non gradire Berlusconi al Quirinale.
Il Quirinale dunque, per l’ex premier, può riverlarsi un’impresa difficile ma non impossibile. Se tutto il centrodestra vota compatto ci sarebbero le condizioni per spuntarla alla quarta votazione, è il ragionamento che si fa negli ambienti vicini al cavaliere. La speranza del presidente di Fi è che una cinquantina di voti ‘extra’ possano uscire fuori, non solo tra i 5 Stelle, ma anche a sinistra. Una convinzione che Berlusconi starebbe accarezzando da giorni: se ognuno nel centrodestra appoggia la sua candidatura, alla fine i voti in più per arrivare alla maggioranza di 505 ci sarebbero.
Salvini sprona gli alleati
Salvini sprona gli alleati lanciando una nota in cui dichiara che “La coalizione avrà l’onore e l’onere di proporre per il Colle una candidatura di alto profilo“. Il leader della Lega ha visto anche Bossi mentre Renzi ha riunito i grandi elettori di Italia Viva, inclini alla scheda bianca al primo voto. Una quarantina di grandi elettori positivi al Covid potranno votare in un ‘drive in’ allestito nel parcheggio della Camera, tra strette misure sanitarie.
Sul tavolo, intanto, ci sono tre ipotesi: Mario Draghi, i cui destini si intrecciano con quelli del governo, un Mattarella bis, e poi il nome di Pier Ferdinando Casini.