Spesso e volentieri quando si pensa al settore del gioco c’è una sorta di alone di diffidenza. Non stiamo parlando soltanto alle Istituzioni, ma anche alle persone comuni. Questo forse perché, erroneamente, si associa il settore alla dipendenza dal gioco d’azzardo. In realtà, si tratta di un settore che muove, legalmente, miliardi di euro ogni anno e che riesce a dare lavoro a tantissimi dipendenti ed imprenditori.
E soprattutto si tratta di un settore che è stato completamente assoggettato alle decisioni del Governo che hanno portato ad una chiusura continuativa di tutte le attività correlate. Probabilmente si tratta dell’unico settore che non ha mai visto uno sbocco effettivo, se non nell’estate del 2020: oltre quindici mesi di chiusure, per un danno che, come vedremo di seguito, non è soltanto di pochi, ma anche dello Stato in sé.
Chiusure: conseguenze
Le chiusure cui sono stati sottoposti i locali legati al gioco hanno portato diverse conseguenze. In primo luogo un vero e proprio boom del gioco online. A causa dell’impossibilità di recarsi dal vivo in sale da gioco, come casino, sale slot, sale bingo e quant’altro, le persone si sono riversate nel gioco online, come i casino live e tutti quei siti a tema. Basti pensare al fatto che si è registrato un aumento di utenza di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. E questo fa ben comprendere come non si sia neanche combattuto effettivamente il problema della dipendenza.
Ma non è tutto. Le chiusure hanno portato a conseguenze ben peggiori. Fino alle riaperture di qualche settimana fa, infatti, consideriamo che in tutta Italia erano migliaia le sale da gioco costrette alla chiusura, con diverse di queste che hanno dovuto completamente chiudere i battenti definitivamente.
E ancora. il danno per le casse dello Stato è stato di proporzioni impressionanti. Il gioco legale, infatti, genera un giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro l’anno, per oltre l’1% del PIL nazionale. Molti di questi soldi, per ovvie ragioni, finiscono nelle casse erariali, aiutando a rimpinguare tanti altri settori. Tutto questo è venuto a mancare per oltre quindici mesi.
Ed infine l’aspetto ancora peggiore, la criminalità organizzata.
Sale chiuse: dati impressionanti
I dati relativi alle chiusure delle sale da gioco sono particolarmente indicativi se correlati alla lotta al gioco illegale. Nell’ultimo anno sono state arrestate oltre 1200 persone in Italia per attività correlate al gioco clandestino: oltre 250% in più rispetto all’anno precedente.
Anche a Cosenza sono state differenti le operazioni della Guardia di Finanza per contrastare quest’attività. Per esempio, qualche settimana fa si è riusciti ad effettuare un’indagine accurata circa il settore delle scommesse illegali: una cinquantina di controlli andati in porto, con oltre 350 mila euro di sanzioni elevate e 10 denunce di soggetti. Sono state scoperte ben 32 agenzie clandestine che continuavano a lavorare clandestinamente, non curandosi dei divieti e degli imprenditori che hanno dovuto chiudere.
Ricordiamo che la maggior parte di queste attività è strettamente correlata alla criminalità organizzata: questo fa ben comprendere quanto sia essenziale aver riaperto il settore.