COSENZA – Il Governo è al lavoro per definire il nuovo decreto Covid, che dovrà stabilire la proroga dello stato di emergenza, i criteri per decidere i “colori” delle regioni e le tanto attese norme per l’utilizzo del green pass. La cabina di regia e il Consiglio dei ministri per dare il via libera al provvedimento, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbero tenersi domani, con uno slittamento di un giorno rispetto alla data di oggi inizialmente prevista. Nessuna delle due riunioni, però, al momento è stata confermata. Per quanto riguarda la proroga dello stato di emergenza (in scadenza il 31 luglio) l’orientamento sarebbe quello di portare il termine al prossimo 31 dicembre, quando sarà possibile fare un punto sulla pandemia a campagna di vaccinazione conclusa. Sicuramente saranno cambiati i criteri per la definizione delle zone (bianca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dovrebbero essere abbandonati i parametri relativi ai contagi e all’incidenza, in favore di un conteggio basato su ospedalizzazioni e occupazione delle terapie intensive, anche in relazione all’andamento delle vaccinazioni.
I nuovi parametri chiesti dalle Regioni
Si resta in zona bianca se l’occupazione delle terapie intensive non supera il 20% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari non supera il 30%. E’ questa la proposta della Conferenza delle Regioni al governo in vista della revisione dei parametri del monitoraggio “in un’ottica – dice il presidente Massimiliano Fedriga – di collaborazione istituzionale”.
Green pass solo per eventi non consentiti
‘C’è infine il capitolo green pass, quello più controverso, in particolare per l’opposizione della Lega alle restrizioni. Potrebbe essere mantenuto il rilascio dopo la prima dose, ma con un “pressing” a completare il ciclo entro breve tempo. Inoltre potrebbero essere individuate tipologie di luoghi, attività, eventi, a cui per partecipare sarà necessario esibire il green pass. In base alla “categoria di rischio”, per alcuni sarà sufficiente avere ricevuto la prima dose, per altri (come i grandi eventi) ne serviranno due. Anche su questo i governatori hanno avanzato oggi la loro proposta chiedendo che il pass verde venga utilizzato “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. Le proposte, sottolinea ancora Fedriga, sono state elaborate anche “alla luce dell’attuale contesto epidemiologico, caratterizzato da un aumento dell’incidenza ma da una bassa occupazione dei posti letto ospedalieri, e dalla progressione intensa della campagna vaccinale. Si tratta – aggiunge – di proposte che facciamo al Governo“.