VERBANO- CUSIO -OSSOLA – Si aggrava il bilancio del terribile incidente avvenuto in Piemonte, dove una cabina della Funivia del Mottarone che parte da Stresa, si è staccata questa mattina, per cause ancora da chiarire, mentre si trovava in quota con a bordo 15 persone. Una fune avrebbe ceduto prima dell’ultimo pilone provocando lo schianto della cabina precipitata nel vuoto per diversi metri. Nel pomeriggio è stato estratto dalle lamiere un altro corpo senza vita portando il bilancio drammatico a 13 morti e due bambini feriti in modo grave I due bambini di 5 anni sono stati portati in codice rosso, con le eliambulanze, all’ospedale Regina Margherita di Torino. L‘incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. Sulla cabina della funivia precipitata che con una corsa di una ventina di minuti dal lago porta verso la cima della montagna, c’erano appunto 15 persone. Un mezzo dei vigili del fuoco che si stava recando sul luogo della tragedia del Monte Motterone, a Stresa, si è ribaltato. Non ci sono feriti. Al momento tutte le vie per raggiungere il punto dove è avvenuto l’incidente, sono chiuse per consentire il lavoro dei soccorritori.
“Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia”. Così il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in una dichiarazione. “A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”, aggiunge il Presidente. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, segue da vicino quanto avvenuto a Stresa dove è precipitata la cabina di una funivia. Appena appresa la notizia del tragico incidente, il Ministro ha contattato immediatamente le autorità locali, il Prefetto e i Vigili del Fuoco.
La tragedia della funivia di #Stresa porta il lutto in una domenica che doveva essere di speranza. Penso al dolore infinito delle famiglie delle vittime di questo assurdo incidente
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) May 23, 2021
Il crollo a 300 metri dalla vetta
Il cedimento della fune si è verificato a 300 metri dalla vetta della montagna dove si trova a stazione di arrivo e 100 metri prima dell’ultimo pilone. La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118.
Revisionata nel 2016
La funivia del Mottarone, l’impianto dove oggi si è verificato un grave incidente con il distacco di una cabina, era stata chiusa nel 2014 per garantirne una revisione generale, il 13 agosto 2016 era stata riaperta. La manutenzione straordinaria ha previsto una serie di interventi tra cui la sostituzione dei motori, dei quadri elettrici, dell’apparato elettronico, dei trasformatori. È stata eseguita anche una magnetoscopia sulle funi, una sorta di esame ai raggi x per verificarne la tenuta. Le cabine sono state smontate, ricondizionate e rimontate con impianto acustico e videocamera di sorveglianza a bordo. I lavori di revisione tecnica dell’impianto sono costati 4 milioni e 400 mila euro, finanziati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Stresa, e dalla società di gestione. inaugurata nel 1970, dopo una progettazione durata quasi un decennio: l’impianto fu pensato per sostituire la vecchia ferrovia a cremagliera che, realizzata nel 1911, da Stresa saliva sulla vetta. La funivia dal Piazzale Lido, dalla frazione Carciano di Stresa, in riva al lago di fronte all’Isola Bella, la funivia con un tragitto della durata di 20 minuti, raggiunge quota 1491 metri.