ROMA – Al 26 marzo 2021 sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza complessivamente 100 segnalazioni di ‘decesso seguito alla vaccinazione da Covid-19’, per un tasso di segnalazione di 1,1 casi ogni 100mila dosi di vaccino somministrate. Il dato è contenuto nel III Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 dell’Aifa. Solo per un caso è stato finora dimostrato il nesso di causalità con la vaccinazione. I casi fatali segnalati, si evidenzia nel rapporto, sono 76 per il vaccino Pfizer-Comirnaty (tasso su 100mila dosi 1,1), 12 per il vaccino Moderna (tasso 2,8), 12 per il vaccino AstraZeneca (tasso 0,7). Non sono state osservate differenze dei tassi di segnalazione di reazioni avverse fra la 1a e 2a dose dei vaccini di Pfizer o Moderna, mentre per quello di AstraZeneca non ci sono attualmente dati per effettuare tale valutazione.
I dati delle reazioni allergiche e gravi, post vaccino
Il rapporto dell’Aifa ha analizzato anche i casi di anafilassi, cioè di reazioni allergiche gravi post-vaccino. Su un totale di 410 casi presenti nella Rete nazionale di farmacovigilanza, sono emerse 80 segnalazioni di anafilassi riferite ai vaccini Covid-19. In tutti i casi, l’evento è insorto il giorno della vaccinazione, entro un’ora dalla somministrazione in circa la metà dei casi. Il tasso di segnalazione complessivo è di 8,8 casi ogni milione di dosi, con una maggiore frequenza nel sesso femminile. L’85% dei casi (68) si è avuto dopo il vaccino Pfizer, il 2,5% (2) dopo il vaccino Moderna e il 12,5% (10) dopo vaccinazione con AstraZeneca con una distribuzione per sesso e numero di dose sovrapponibili. Questa distribuzione dipende in larga parte dal fatto che il numero di donne vaccinate è più alto e che è stato utilizzato prevalentemente il vaccino Pfizer, seguito da AstraZeneca.
Speranza “con vaccino mortalità cala del 95%”
“I dati mostrano che vaccinare funziona, con un netto crollo dei contagi e dei decessi tra le categorie che sono state piu’ crudelmente colpite, fin dall’inizio, da questa pandemia: i nostri anziani, a casa e nelle RSA, i nostri medici, infermieri e personale sanitario a cui dobbiamo continuare a far sentire tutta la nostra gratitudine e tra i quali, grazie alle vaccinazioni, la mortalità si è ridotta enormemente, del 95%”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi in Aula alla Camera per una informativa urgente sul tema dei vaccini anti-Covid-19. “Non ci possono essere dubbi o esitazioni- ha aggiunto Speranza- solo vaccinando decine di milioni di italiani riconquisteremo le nostre libertà e sarà possibile una duratura ripresa economica”.
Prima dose agli over 60 entro la fine del trimestre
Speranza ha parlato dei prossimi step e del numero di dosi che permetteranno di completare al più presto le vaccinazioni delle categorie a rischio e degli over 80, così da individuare un nuovo target di persone, gli over 60. “È di ieri la notizia – ha detto Speranza – che Pfizer anticiperà per l’Unione europea 50 milioni di dosi dal 4° al 2° trimestre. È un’ottima notizia che porterà in Italia il 13,46% di questi 50 milioni, poco meno di 7 milioni. Prudenzialmente, il commissario straordinario Figliuolo sta lavorando su una base di 45 milioni di vaccini in arrivo entro giugno. Voglio ringraziarlo per il lavoro prezioso che sta svolgendo, assieme al Capo dipartimento della protezione civile Curcio e in costante raccordo con il Governo. 45 milioni di dosi in un trimestre ci mettono nelle condizioni di completare le fasce anagrafiche più a rischio. Abbiamo somministrato la prima dose al 76 per cento delle persone con più di 80 anni. Mentre siamo al 30 percento di quelle tra 70 e 80 anni. Il nostro obiettivo è entro il trimestre somministrare la prima dose al target sopra i 60 anni dove si sono concentrati il 95 per cento dei decessi”.