ROMA – “In un momento in cui la pandemia sta rendendo molto più complicato il lavoro delle terapie intensive, diventa ancora più fondamentale il consenso dei cittadini alla donazione”. E’ il messaggio del ministero della Salute e del Centro Nazionale Trapianti in occasione della 24^ Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, che si celebra oggi 11 aprile, con lo scopo di sensibilizzare su un tema che sconta ancora molta disinformazione.
Ad oggi sono quasi 9 milioni e mezzo le dichiarazioni di volontà registrate nel Sistema informativo trapianti, di cui 7 milioni di ‘sì’ e 2 milioni e mezzo di ‘no’: le opposizioni restano ancora molto alte, e nei primi 3 mesi dell’anno, a fronte di 628mila nuove dichiarazioni raccolte dalle anagrafi comunali al momento del rinnovo della carta d’identità, i ‘no’ sono stati ben 200mila, il 33,2%”. È l’informazione la chiave per ridurre i dinieghi, che spesso sono causati da scarsa conoscenza del tema, pregiudizi e vere e proprie fake news. Per questo motivo è stata lanciata la nuova campagna nazionale “Donare è una scelta naturale”, che si appoggia al sito ‘Sceglididonare.it’. La donazione degli organi non costa nulla, è il messaggio chiave, dato che avviene dopo la morte, e che può salvare la vita fino a sette persone bisognose di un trapianto.
L’appello di Brusaferro: “donare è una scelta d’amore nei confronti degli altri”
Nell’ambito della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, iniziativa promossa da tutte le istituzioni del Servizio sanitario nazionale, viene lanciato un accorato appello “ad aderire alla campagna, con la propria scelta personale di diventare donatori d’organi, sapendo che donare è una scelta d’amore nei confronti degli altri”. L’invito è del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “Ciò ci ricorda come accanto alla pandemia, che oggi raccoglie tutte le nostre attenzioni, ci sono altre realtà e problemi di salute che necessitano, come in questo caso, di interventi molto importanti per salvare delle vite. Questi interventi – afferma Brusaferro – sono possibili grazie alla generosità, al senso di altruismo e all’attenzione verso l’altro, che si può garantire attraverso la disponibilità a donare un organo”. In Italia, ha ricordato, “sono quasi 8.500 i pazienti in attesa di un trapianto d’organo e sappiamo che una persona che si rende disponibile alla donazione d’organo ha la possibilità, grazie alle tecniche di cui oggi disponiamo, di garantire fino a 7 persone la possibilità di sopravvivere grazie a quella donazione”.
Ospedale Annunziata di Cosenza: “dati sul consenso preoccupanti”
L’emergenza pandemica non ha fermato i trapianti, pur registrandosi una considerevole contrazione dell’attività. In questo anno, in cui l’ospedale dell’Annunziata ha subito la pressione dell’emergenza sanitaria, contraendo e rimodulando la propria organizzazione a favore del soccorso ai tanti pazienti Covid e la maggior parte degli operatori sanitari é impegnata sul fronte pandemico del coronavirus, sono stati eseguiti, nell’ anno pandemico n° 8 prelievi multiorgano, a fronte di 17 constatazioni di morte celebrale e n° 11 trapianti di rene, a fronte dei 22 del 2019.
“Ma il solo impegno dei medici e degli infermieri non è sufficiente – ha dichiarato la dr.ssa Maria Vigna, coordinatrice ospedaliera per l’attività di Donazione e Trapianti dell’Annunziata – serve che i cittadini dicano SI alla donazione degli organi, nelle terapie intensive, ma soprattutto come manifestazione di volontà consapevole e cosciente, nell’atto di rinnovo della carta d’identità”. “I dati sul consenso al prelievo degli organi, in questo anno di pandemia sono preoccupanti – racconta la dr.ssa Vigna, che ha il delicato compito di comunicare e mantenere i rapporti con la famiglia del potenziale donatore – quest’anno abbiamo assistito al 60% di opposizioni da parte dei parenti”.
Nel mese di marzo presso l’ospedale di Cosenza, il consenso alla donazione degli organi da parte di una famiglia della provincia cosentina, ha permesso di effettuare un prelievo multiorgano e successivo trapianto di fegato, reni e cornee, dando speranza di vita ad altre persone. La rete trapiantologica ha assicurato ai pazienti una continuità assistenziale di altissimo livello nonostante le difficoltà di questo periodo.
La cultura della donazione va diffusa a tutela dei pazienti fragili
Nella Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto degli Organi l’equipe multidisciplinare (UOSD Epatobiliopancreatica e Trapianti diretta dal dr Sebastiano Vaccarisi, la UOC Nefrologia e Dialisi, diretta dalla dr.ssa Teresa Papalia, la UOC Rianimazione e Terapia Intensiva, diretta dal dr Pino Pasqua e la dr.ssa Maria Vigna Coordinatrice Ospedaliera dell’attività di donazione e trapianti) richiama l’attenzione sulla cultura del dono e l’esigenza che ciascuno faccia la sua parte perché senza il SI dei cittadini nessun trapianto é possibile!