MILANO (CS) – La condotta illecita sarebbe emersa nelle indagini dei Carabinieri che hanno portato oggi agli arresti domiciliari il sindaco di Opera, Antonino Nucera, 50 anni, originario di Melito Porto Salvo (Rc), eletto con il centrodestra. Oltre a lui, con l’accusa di corruzione sono finiti ai domiciliari il capo dell’ufficio tecnico di Opera, Rosaria Gaeta, fidanzata di Nucera, e tre imprenditori del settore edile: Giuseppe Corona, Giovanni Marino e Rosario Bonina.
Nucera, nei primi mesi della pandemia, quando le mascherine erano introvabili, avrebbe distribuito a stretti congiunti e a dipendenti comunali oltre 2.000 mascherine chirurgiche che erano destinate a RSA e farmacie ed è accusato insieme agli altri indagati a vario titolo, di peculato, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e traffico di rifiuti. Il provvedimento oggi nell’ambito dell’operazione “Feudum” dai Carabinieri del comando provinciale di Milano e l’inchiesta è stata avviata a febbraio 2020 per far luce su presunti illeciti posti in essere dalla amministrazione comunale della cittadina alle porte di Milano.
Le indagini hanno fatto emergere come nell’arco temporale febbraio – ottobre 2020, il primo cittadino di Opera, con l’adesione della dirigente dell’ufficio tecnico e l’accondiscendenza di alcuni funzionari e consulenti dell’Ente, abbia sistematicamente interferito in alcune procedure di gara bandite da quel Comune per orientare l’assegnazione di lavori pubblici in favore di imprenditori conniventi, ricevendo da questi ultimi sostanziose utilità. Inoltre è stato accertato che Nucera, nei primi mesi della pandemia, ha arbitrariamente distribuito a stretti congiunti e a dipendenti comunali circa 2.880 mascherine chirurgiche che la Citta’ Metropolitana e la Protezione Civile avevano destinato alle locali Rsa e farmacia comunale.
Gravi condotte illecite anche nel settore dei rifiuti
Le indagini avrebbero documentato anche gravi condotte di natura ambientale realizzate dagli stessi imprenditori indagati mediante lo stoccaggio, il riutilizzo e l’interramento – in aree di cantiere nel Comune di Opera e in aree agricole all’interno del Parco Sud di Milano – di circa mille tonnellate di fresato d’asfalto ed altro materiale proveniente dalle lavorazioni stradali e da altri interventi appaltati dai Comuni di Opera, Locate di Triulzi, San Zenone al Lambro, Segrate, Monza, attestando falsamente il regolare recupero dei predetti rifiuti speciali mediante “formulari” ideologicamente falsi ottenuti dai gestori di due centri di smaltimento, questi ultimi indagati a piede libero. Nel corso dell’operazione sono state notificate anche una misura interdittiva ad un architetto bresciano consulente del Comune di Opera e un decreto di sequestro preventivo di 40mila euro (prezzo della corruzione) a carico dei pubblici ufficiali indagati, nonche’ di due autocarri utilizzati nella commissione di reati ambientali.
Il vicesindaco Fusco: “stupito, sorpreso e deluso”
“Appena ho letto, sono corso in Comune”. Si è detto “stupito, sorpreso e deluso” Ettore Fusco, l’esponente leghista per dieci anni Sindaco di Opera, ed ora vicesindaco dello stesso Comune: “Ho letto cose assurde, che non c’entrano con la città di Opera”: fra le accuse a Nucera c’è quella di interramento illecito di rifiuti. “Poi c’è questa roba delle mascherine – ha dichiarato Fusco all’Ansa – che è surreale. Il sindaco chiarirà e si farà luce sula vicenda”.