Un’imponente operazione è scattata stamattina in tutta Italia contro la ‘ndrangheta, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro
CATANZARO – Ben duecento gli uomini e le donne della Direzione investigativa antimafia e 170 le unità di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di unità cinofile e un elicottero. L’indagine è stata denominata Basso profilo e vedrebbe coinvolti anche noti esponenti politici calabresi, amministratori locali, imprenditori e professionisti. Tredici persone sono state arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari nel corso dell’operazione e tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molto “molti” colletti bianchi di Catanzaro e provincia. Secondo le prime indiscrezioni è stata sottoposta a perquisizione l’abitazione del segretario nazionale dell’Udc, il deputato Lorenzo Cesa, mentre sarebbe scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’assessore al Bilancio della Regione Calabria, Francesco Talarico, segretario regionale dell’Udc.
Colpiti i maggiori esponenti delle ‘ndrine più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura”, “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”. Tra gli arrestati ci sono anche imprenditori di spessore e funzionari della pubblica amministrazione accusati di essere collusi con le organizzazioni criminali. Inoltre è stata emessa un’interdittiva a carico del notaio Rocco Guglielmo, di 58 anni, di Catanzaro, uno dei più noti ed attivi notai calabresi.
Oltre alle misure cautelari, la Procura di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, automobili, conti correnti bancari e postali. Nel corso delle indagini è stata anche accertata la movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre 300 milioni di euro.
Cesa: “piena fiducia nella magistratura”
“Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente”. Così Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc: “Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato”.