MONTALCINO – Atto vandalico a Montalcino: uno sfregio ad una piccola ma prestigiosa azienda del Brunello di Montalcino in
Toscana. L’altra notte, dei vandali hanno forzato la porta di ingresso, e si sono introdotti nella cantina della tenuta Case Basse di proprietà di Gianfranco Soldera, un milanese di origini venete, trasferitosi in Toscana negli anni Settanta.
Secondo quanto riferisce stamane il Corriere della Sera, i malfattori hanno aperto i rubinetti di botti e barriques, lasciandole intatte ma distruggendo l’intera produzione vinicola che riguarda le vendemmie dal 2007 al 2012: circa 600 ettolitri finiti nelle fogne della cantina. Sei annate perdute. Il pavimento trasformato in un lago di vino, ma null’altro è stato toccato o sottratto.
Nel confermarla, Gianfranco Soldera, ha definito il blitz “un vero atto mafioso”. I carabinieri della Compagnia di Montalcino hanno avviato le indagini, ipotizzando un atto vandalico. “Non riusciamo a capire ciò che è successo – ha commentato Mauro, il figlio di Soldera -. Mai siamo stati al centro di episodi allarmanti, mai abbiamo ricevuto minacce. Abbiamo subito un danno gravissimo e non solo economico, ma non ci arrenderemo. L’azienda va avanti, abbiamo tutti la forza e il coraggio di non mollare”.
Fabrizio Bindocci Consorzio presidente del consorzio del Brunello di Montalcino, ha subito espresso solidarietà a Soldera condannando l’evento “inqualificabile”, che colpisce tutti i 250 produttori del Brunello. La vicepresidente Donatella Cinelli Colombini ha aggiunto: “A mia memoria, non ricordo, nella nostra zona, un simile precedente. Un fatto che sgomenta e inquieta”.
L’azienda produce mediamente circa 15 mila bottiglie l’anno; il prezzo oscilla da 165 a 170 euro a bottiglia. Gianfranco Soldera viene definito un vignaiolo “blasonato” e un “purista” del Brunello. Cioè uno di quei produttori che, in dissenso rispetto ad altri colleghi, che non si è arreso all’idea di modificare, pur minimamente, il rigido Disciplinare del famoso rosso di Montalcino, Sangiovese in purezza, per venire incontro al gusto del mercato americano.
Le bottiglie firmate Soldera sono legate tra loro da una cifra stilistica riconoscibile. Millesimi mitici, oggetto di culto per migliaia di appassionati. La tenuta Case Basse, in collina, non solo è il luogo di produzione ma è anche la residenza della famiglia Soldera: oltre alle vigne, curatissime, ci sono gli ulivi, i cipressi, le querce centenarie, la macchia mediterranea. Un piccolo paradiso, ora sfregiato. (Fonte TMNews)