Approvata nella legge di bilancio, licenziata oggi in Senato, la possibilità di vaccinazione anti Covid nelle farmacie. Per la campagna di vaccinazione prevista l’assunzione di 15.000 tra medici, infermieri e operatori sanitari
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COSENZA – La possibilità di vaccinazione anti Covid nelle farmacie è stata inserita nella legge di Bilancio, approvata in via definitiva oggi dal Senato. Per l’anno 2021, dunque, il vaccino potrà essere somministrato sotto la supervisione di medici, assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato”. Lo afferma il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Si tratta di un punto “molto importante, per il quale mi sono battuto, che consentirà di moltiplicare le opportunità di effettuare il vaccino, accelerando il percorso verso l’auspicata protezione di gregge”. Per la campagna vaccinale nella manovra “sono state inserite risorse per l’assunzione di 3mila medici e 12 mila infermieri e assistenti sanitari anche stranieri, come da me più volte auspicato. Sono stati inoltre stanziati 25 milioni per l’indennità del personale infermieristico operante presso gli studi dei medici di famiglia e 10 milioni per la stessa finalità presso gli studi dei pediatri di libera scelta”.
Ad oggi sono 9.803 gli italiani vaccinati con le dosi giunte il 27 dicembre nel ‘Vaccine Day’. Si tratta di “oltre il 100% delle 9.750 dosi distribuite, in quanto, in alcune regioni, si è cominciata a somministrare anche la sesta dose per ogni fiala. Intanto oggi stati inoltre consegnati, nei punti di somministrazione individuati dal Commissario Straordinario in accordo con le Regioni, 359.775 dosi di vaccino Pfizer. La consegna delle altre 110.175 dosi continuerà domani fino ad arrivare al totale di 469.950 dosi previsto per questa settimana. Intanto da domani sul sito di Palazzo Chigi del commissario straordinario per l’emergenza Covid sarà pubblicato un report aggiornato in tempo reale (QUI) sul numero degli italiani che progressivamente saranno vaccinati. Lo rende noto l’ufficio stampa del commissario, Domenico Arcuri, in una nota.
Il vaccino è un’arma decisiva contro la pandemia di Covid-19, ma da solo non basta. Bisogna infatti considerare che l‘approvazione del vaccino di AstraZeneca/Oxford avrà dei ritardi, come dichiarato dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Ma anche senza questo imprevisto, si stima che, seppure nel primo trimestre del 2021 si vaccinassero 5 milioni di persone, i primi significativi effetti potrebbero palesarsi solo a fine marzo.