Oggi è la Giornata internazionale contro l’omofobia. Il direttore dell’Unar: “impegniamoci per combattere le discriminazioni”
Il 17 maggio 2019 è la Giornata Mondiale contro l’omofobia, pensata per esprimere il rifiuto contro la discriminazione dei diritti di tutti e per ricordare che 29 anni fa l’omosessualità è stata rimossa dalle malattie mentali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Dobbiamo impegnarci tutti e di più per combattere i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI che continuano quotidianamente a vivere nella paura e nell’insicurezza. E’ una questione di diritti umani che riguarda tutti noi. Tutte le persone hanno gli stessi diritti e non possiamo più tollerare la violenza e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e transgender”. Sono le parole di Triantafillos Loukarelis direttore dell’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la ricorrenza di oggi, contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
“Questo periodo di isolamento e convivenza forzata da Covid-19 inoltre, ha visto crescere gli episodi di discriminazione e violenza di natura omotransfobica nel contesto familiare. Per questo abbiamo pensato di avviare progetti pilota di refuge center per persone LGBT finanziati con fondi europei. In questo contesto l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia, già in discussione in Parlamento, appare sempre più necessaria. Tutto questo ci ha portato a lanciare sui social un messaggio di speranza #questionedidiritti. Combattere l’omotransfobia è segno di civiltà!, affinché ognuno possa impegnarsi dando segno di civiltà per isolare ogni sentimento pregiudizievole e discriminatorio nei confronti delle persone con un diverso orientamento o identità sessuale”, conclude Loukarelis.