ROMA – Senza stipendio da tre mesi. Per questo 60 autisti della ditta “Luca Falaschi” che svolge per conto di Atac il servizio per il trasporto degli invalidi a chiamata hanno deciso di incrociare le braccia e organizzare la protesta
difronte ai cancelli della municipalizzata in via Prenestina. Una sospensione del servizio, misura estrema per
farsi ascoltare, che ha lasciato a piedi nella sola mattinata più di 80 invalidi, un numero destinato a crescere fino a 300 in una sola giornata con il proseguire della protesta. Ma a metà mattinata l’ad di Atac Carlo Tosti ha deciso di ricevere una delegazione di lavoratori assicurando che “è già in corso il pagamento di oltre il 50% dell’arretrato maturato dall’azienda fornitrice. I lavoratori, preso atto dell’impegno e degli atti già posti in essere da Atac, hanno sciolto la manifestazione e sono rientrati in servizio, che ora è tornato alla piena regolarità”.
“Come è accaduto anche per altri appalti di Atac i gravi ritardi nei pagamenti della Azienda nei confronti delle imprese ha privato i lavoratori dello stipendio per molte settimane, ma in questo caso a farne le spese non sono normali cittadini, cui comunque si crea un grave disagio,ma persone disabili che in assenza del servizio non sono in grado di muoversi spesso per ragioni di salute e problemi gravi legati alla loro condizione,oltre che per motivi sociali dovute alla mancanza di reddito” aveva denunciato in mattinata il consigliere Pd Athos de Luca,
menbro della commissione Mobilità del Campidoglio. ”Il disservizio di Atac nei confronti dei disabili è inammissibile e gravissimo, poiché l’Azieda sapeva bene dei ritardi nei pagamenti all’impresa appaltatrice e non avrebbe dovuto portare la situazione fino alla sospensione del servizio – aggiunge – Se Atac non riesce neppure a garantire il servizio agli invalidi, ci domandiamo con quale serietà e responsabilità si sta gestendo l’azienda e che ci stanno a fare l’assessore alla mobilità e il sindaco se neppure per questi casi riescono ad intervenire per garantire il servizio ai disabili”. De Luca ha inoltre annunciato una denuncia per ”ingiustificata, grave e dolosa interruzione del servizio agli invalidi”.
“Anche questa vicenda – aggiungere la consigliera regionale di SeL-Gruppo misto, Gemma Azuni – conferma che l’Atac, targata Gianni Alemanno, è un’azienda allo sbando che non riesce a onorare impegni assunti e mette a rischio il regolare funzionamento di un servizio essenziale per gli utenti e la sopravvivenza di 400 famiglie di lavoratori. Il 10 agosto ho presentato un’interrogazione, al momento senza risposta, con cui chiedo le motivazioni di questa situazione e rassicurazioni sull’impegno assunto dall’Assessore Aurigemma a garantire la ricollocazione di tutti questi lavoratori all’interno delle aziende vincitrici del nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico per disabili”.