Coronavirus, in Italia 7.985 malati, 463 decessi e 724 guariti. In Calabria 11 contagiati

Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, che portano il numero totale dei casi ad oltre 9.000. Da ieri incremento di 1.598 persone. I guariti salgono a 724 mentre i decessi sono 463, 97 più di ieri. In calabria sono 11 le persone contagiate

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COSENZA – Nuovo aggiornamento alla Protezione Civile dove sono stati letti i numeri forniti dalle singole regioni nel bollettino giornaliero sui contagiati da coronavirus in Italia. Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha detto che da ieri ci sono 102 guariti in più per un totale di 724. Si sono registrati 97 decessi rispetto a domenica (6 Lombardia, 14 in Emilia Romagna, 3 nelle Marche, 2 in Veneto e Lazio, 8 in Peimoente, 1 decesso Liguria e 1 in Toscana) che portano il numero totale delle vittime a 463 (27% in più rispetto a ieri).

Attualmente le persone positive da coronavirus sono 7985, rispetto a ieri ci sono 1598 malati in più, che portano il totale dei casi di coronavirus a 9.172. Delle persone positive 4316 sono ricoverate negli ospedale con sintomi, 733 si trovano in terapia intensiva e 3000 sono in isolamento domiciliare. Sono 53.826 i tamponi per il coronavirus effettuati finora in Italia, 3.889 più di ieri, secondo i dati forniti dalla Protezione civile. Di questi 20.135 solo in Lombardia, 15.956 in Veneto, 4.906 in Emilia Romagna. In Calabria sono attualmente 11 i pazienti risultati positivi al coronavirus. Secondo i dati della protezione civile 8 si trovano ricoverati con sintomi, 1 è in isolamento domiciliare e due sono stati i dimessi e guariti. Al momento nella nostra regione su 225 tamponi effettuati e quindi su 225 persone sottoposte a tampone, 11 sono positivi e 214 sono negativi“. Lo ha reso noto il dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della salute, Antonio Belcastro, parlando con i giornalisti.

Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi non è dietro l’angolo: secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni. Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l’epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

 

Prefettura di Reggio Calabria “due nuovi casi positivi”

La Prefettura di Reggio Calabria ha confermato poco fa il contagio di due nuovi pazienti a Reggio Calabria. “Entrambi – viene precisato – presentano condizioni cliniche discrete e, al momento, non necessitano di alcun supporto respiratorio“. Uno dei due casi di contagio riguarda un giovane dipendente dell’Istituto Clinico “Raffaele De Blasi” di Reggio Calabria, componente di un nucleo familiare di cui fanno parte operatori sanitari dipendenti di altre strutture sanitarie, così come confermato dal titolare dello stesso istituto clinico Edoardo Lamberti Castronuovo. Complessivamente, nella giornata di oggi, secondo quanto riferito dagli uffici della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati sottoposti a indagini microbiologiche altri 14 soggetti, tutti risultati negativi. “A tutt’oggi – è detto ancora – nell’Unità operativa complessa di Microbiologia e Virologia sono stati sottoposti a screening microbiologico complessivamente 69 persone per complessivi 136 tamponi, con riscontro di 3 soggetti positivi“.

 

Calabria, vertice con piano operativo in Regione

E’ in corso, alla Regione Calabria, la riunione convocata dal presidente Jole Santelli per presentare il piano operativo per l’emergenza Coronavirus alle aziende sanitarie e ospedaliere. Al vertice partecipano, oltre a Santelli, anche i due delegati del presidente della Giunta quale soggetto attuatore per il contenimento dell’emergenza, i dirigenti generali della Protezione civile regionale, Domenico Pallaria, e del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro. Secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dalla Regione, il piano operativo prevede, fra le varie misure da adottare in tempi stretti, l’attivazione nei presidi ospedalieri calabresi di ulteriori 50 posti letto in terapia intensiva e 140 posti tra Malattie Infettive e Pneumologia e l’attivazione, in una seconda fase, di un ospedale Covid per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale.

 

Comune in dissesto

Cosenza, tavolo di coordinamento a Palazzo dei Bruzi 

Si è riunito questa mattina a Palazzo dei Bruzi il coordinamento delle funzioni di supporto per la gestione delle attività commerciali, di volontariato e di protezione civile istituito dall’Amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza coronavirus e venire incontro alle necessità della popolazione. Al tavolo del coordinamento hanno preso parte l’Assessore alle attività economiche e produttive Loredana Pastore, la delegata del Sindaco Mario Occhiuto al terzo settore Alessandra De Rosa, il dirigente del settore protezione civile Antonella Rino, il dirigente del settore welfare Giampiero Scaramuzzo e la direttrice del Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Maria Carla Coscarella.

Con riferimento alle attività di volontariato, già avviate dal Comune, dal Centro operativo della protezione civile (formalmente aperto da ieri come dalle disposizioni contenute nell’ordinanza della governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli) e dal CSV per chiamare a raccolta i volontari al fine di evitare l’isolamento delle persone anziane, maggiormente esposte ai rischi sanitari derivanti dal coronavirus e quindi costretti a non uscire di casa, il coordinamento riunitosi questa mattina ha stabilito di aggiornare in maniera continuativa l’elenco delle associazioni che hanno aderito e stanno continuando ad aderire all’appello di venerdì scorso.

Nell’appello Il Comune, il COC e il CSV avevano chiesto alle associazioni presenti sul territorio urbano di manifestare la loro disponibilità ad offrire un aiuto e un supporto alle persone anziane consegnando farmaci e la spesa a domicilio ed occupandosi del disbrigo di pratiche e del trasporto, in sicurezza, verso luoghi di cura. Nella riunione del coordinamento istituito a Palazzo dei Bruzi è stato ribadito che, in caso di necessità, gli interessati possono contattare i vigili urbani del Comune di Cosenza ai seguenti numeri di telefono: 0984/813793 0984.813769 oppure al numero di cellulare, attivo H24, 348.3904832. Si può anche telefonare al CSV di Cosenza al numero di telefono 0984.464674. I vigili urbani saranno in grado di fornire in tempo reale l’elenco aggiornato delle associazioni di volontariato che hanno aderito o stanno aderendo in queste ore all’iniziativa di supporto alle persone anziane.

Esercizi commerciali adottino misure igienico-sanitarie

L’Assessore alle attività economiche e produttive, Loredana Pastore, nel corso della riunione di questa mattina, ha invitato gli esercizi commerciali ad adottare, con la massima accortezza, tutte le misure igienico-sanitarie contenute nell’allegato 1 del DPCM del 4 marzo scorso. A questo scopo i vigili urbani cureranno la distribuzione a tutti gli esercizi commerciali di un apposito volantino, da esporre all’interno in maniera visibile, che riproduce fedelmente le misure per le buone pratiche contenute nel DPCM. Gli stessi operatori della Polizia Municipale sensibilizzeranno i commercianti, con appositi controlli, affinché siano rispettate le disposizioni. Nel corso della riunione del coordinamento è stata decisa, per evitare assembramenti e code agli uffici comunali, anche una ulteriore proroga del termine di scadenza della validità delle parking card che era stato fissato al prossimo 31 marzo. A breve sarà comunicata la data della nuova scadenza.

Il coordinamento ha diffuso anche i numeri della protezione civile comunale cui si può telefonare in caso di necessità: 0984-813726 o 0984813715 (lunedì e giovedì dalle 7,30 alle 18,00; il martedì, mercoledì e venerdì dalle 7,30 alle 13,30).

Chiusi uffici della provincia di Cosenza

Si è tenuta questa mattina una riunione nella Presidenza della Provincia di Cosenza, alla quale hanno partecipato il presidente Franco Iacucci, il nuovo segretario generale dell’Ente Peppino Cimino e i dirigenti della Provincia, per discutere delle misure e dei provvedimenti cautelativi da mettere in atto per il contenimento della diffusione del Covid-19. Gli uffici della Provincia di Cosenza resteranno chiusi al pubblico fino al 3 aprile 2020. L’utenza potrà interloquire con gli uffici attraverso i canali telematici e telefonici; solo nei casi indifferibili e urgenti potrà essere consentito, previo appuntamento, l’accesso presso gli uffici provinciali all’utente che dovrà presentarsi singolarmente. Tutti i recapiti telefonici e gli indirizzi di posta elettronica degli uffici provinciali sono reperibili sul sito della Provincia www.provincia.cs.it. Gli uffici provinciali resteranno chiusi da mercoledì 11 marzo a venerdì13 marzo per consentire la sanificazione e igienizzazione straordinaria degli ambienti. Sospese, nel frattempo, le Commissioni provinciali e la partecipazione alle Conferenze dei servizi. Si procederà da subito all’ottimizzazione dell’impiego del personale del settore viabilità e degli autisti. Si sta lavorando in queste ore per avviare, dove sarà possibile, la modalità di lavoro agile/smart working, favorendo i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio. Sono misure precauzionali necessarie a preservare il più possibile dipendenti e cittadini, tenuto conto anche del nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19.

Coni “Stop a tutte le attività sportive fino al 3 aprile, ma serve decreto”

Si è svolta oggi pomeriggio al Foro Italico una riunione, indetta dal presidente del CONI Giovanni Malagò, e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati. Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), il Presidente Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia. Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che:

  1. tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;
  2. sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;
  3. per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
  4. di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;
  5. viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.

Il Presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro. Il CONI ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne. Il CONI da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche.

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