E’ abbastanza chiaro che in molti sono rientrati dalle città del Nord dove è esploso il contagio del Coronavirus e che tanti altri sono quelli che, in queste ore, stanno partendo per tornare in Calabria. Il sindaco di Catanzaro e il primario di malattie infettive del Pugliese “ritardi nei controlli agli aeroporti”
COSENZA – Non solo voli e aerei: ora a creare preoccupazione sono soprattutto gli autobus, i treni, e anche chi con le auto private ha deciso di tornare in Calabria, vista la situazione di blocco di attività e uffici nelle regioni del Nord che ospitano tantissimi corregionali. Per quanto alcune compagnie di trasporto pullman abbiano comunicato di aver potenziato le attività di pulizia disinfettanti a bordo, di aver installato a bordo dei mezzi dispenser di disinfettante per mani con tanto di distribuzione di mascherine con filtro e guanti monouso per tutti i passeggeri e per il personale viaggiante, altre non hanno evidentemente messo in campo tali misure che però non sarebbero sufficienti se, su quei mezzi, viaggiano persone che sono state esposte o abbiano frequentato le zone di contagio.
E sono diverse le segnalazioni di lettori, cittadini, che dallo jonio al tirreno della Calabria, raccontano come in queste ore, stiano tornando tantissimi calabresi dal nord Italia. Le falle nel sistema dunque sono diverse per quanto si faccia bene ad evitare ogni tipo di allarmismo.
Vero è che in questo momento, in Calabria, non è stato registrato alcun caso di CoVid 19 ma il sistema di sorveglianza presenta qualche ‘intoppo’ non di poco conto. Ad esempio la coppia di Limbadi che rientrava dalla Lombardia è stata intercettata telefonicamente mentre era ancora in auto, e fatta arrivare direttamente a casa, e messa in contatto con il Centro di riferimento regionale. Non mostrando nessun sintomo è stata decisa la sorveglianza attiva a domicilio. Ma sarà possibile controllare tutto e tutti?
Per questo motivo l’unico appello è ai calabresi che in queste ore e nei giorni scorsi, rientrano dalle regioni del Nord interessate dall’epidemia affinchè comunichino alle autorità sanitarie locali il rientro così da poter valutare misure di quarantena attiva volontaria presso il proprio domicilio anche in assenza di sintomi così come già fatto per i due casi di San Demetrio Corone e Fuscaldo. Secondo quanto emerso ora i controlli (nonostante l’arrivo ieri di decine di persone da Milano all’aeroporto di Lamezia) saranno estesi anche ai voli in arrivo dal Nord Italia. Ma è altrettanto vero che in molti hanno scelto di tornare in Calabria con altri mezzi. Inoltre non è prevista al momento la chiusura delle scuole, dei luoghi di aggregazione, degli uffici che verranno attuate laddove venisse individuato un focolaio, per come richiesto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La telefonata a scopo precauzionale di una passeggera del volo Milano-Lamezia
Tornando al caso del volo partito da Milano e atterrato ieri sera a Lamezia, c’è chi ha avuto lo scrupolo di contattare il 112 per avviare il protocollo. Alla passeggera, che è stata per tre giorni a Milano per motivi lavorativi, è stato chiesto se avesse sintomi particolari: “non avendo alcun sintomo – racconta – mi hanno messa in contatto con il 118. All’operatrice ho detto di non avere alcun sintomo ( febbre, tosse, dolori influenzali o raffreddore…) e mi è stato risposto che le uniche precauzioni che potevo adottare erano le basilari norme di igiene “sociale”. Le ho chiesto se dovessi essere sottoposta ad un tampone – prosegue la ragazza – ma mi è stato risposto che i tamponi sono previsti solo nel momento in cui si manifesta un sintomo e in quel caso gli operatori sanitari si recano a casa a farlo”.
Il sindaco di Catanzaro “ritardi nei controlli agli aeroporti: non è ammissibile”
“C’é grande paura per il ritardo che abbiamo registrato in Calabria nei controlli negli aeroporti per le persone provenienti dalle regioni a rischio per il Coronavirus. Quello che è accaduto non è ammissibile. Speriamo che i ritardi possano essere recuperati, con l’incremento dei controlli negli scali che adesso vengono effettuati”. Lo ha detto, nel corso di un incontro con i giornalisti, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Sullo stesso argomento è intervenuto il primario del reparto Malattie infettive dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Lucio Cosco, che ha confermato i ritardi nei controlli sui viaggiatori in arrivo registratisi, in particolare, nell’aeroporto di Lamezia Terme. Cosco ha anche invitato le persone provenienti dalle regioni del nord in cui si sono registrati i focolai del Coronavirus “a restare preventivamente a casa per 14 giorni anche in assenza di sintomi“.