In discussione 23 disegni di legge accorpati in un testo dal titolo “Modifiche al Codice della Strada” tra sicurezza, norme e regole ancora più stringenti sull’utilizzo di smartphone, portatili e dispositivi analoghi, divieto di fumo, cinture e perplessità sull’innalzamento della velocità a 150km/h proposto dalla Lega su alcuni tratti di autostrada
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COSENZA – Si torna in Parlamento per la riforma del Codice della strada che sarà discussa oggi alla Camera. La riforma è ferma da luglio scorso dopo le perplessità espresse dalla Ragioneria per gli oneri finanziari previsti e a causa della caduta del governo gialloverde ad agosto. In discussione ci sono 23 disegni di legge accorpati in un testo dal titolo “Modifiche al Codice della Strada”. La Commissione Trasporti ci aveva lavorato nei primi sette mesi del 2019, prima della relazione della Ragioneria Generale dello Stato che aveva solleva i dubbi. Ora la Commissione si riunirà con il “Comitato dei Nove” per esaminare gli emendamenti e i sub-emendamenti che verranno presentati anche dal Governo, che pare abbia intenzione di approvare entro poche settimane il disegno di legge.
Divieto di fumo e dispositivi elettronici
Il divieto di fumo in auto per il guidatore è una delle novità introdotte nel testo che al momento prevede l’inasprimento delle sanzioni e “il divieto assoluto di uso di smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi“, con sanzioni raddoppiate. Per la prima violazione, si legge nel testo, la sanzione amministrativa pecuniaria attualmente prevista (da 165 a 661 euro) viene innalzata tra 422 e 1.697 euro, con la sospensione della patente di guida da 7 giorni a due mesi. Alla seconda violazione nel corso di un biennio, scatta una multa da 644 a 2.588 euro e al raddoppio della decurtazione dei punti della patente, da 5 a 10.
Velocità a 50 Km/h, critiche e dubbi
Si torna a parlare dei limiti di velocità in autostrada (ancora una volta i 150 km/h), proprio quando altre nazioni europee riducono le proprie, avendo ben compreso come questa sia una delle principali cause di morti e feriti sulle nostre strade. A riproporre l’emendamento in Aula sull’innalzamento della velocità a 150km/h sarà la Lega ma il governo e la maggioranza dovrebbero votare contro. “è una proposta, inutile e pericolosa, di alzare a 150 km/h i limiti nelle autostrade a tre corsie”, afferma Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori Polstrada), che definisce i 150 “uno spot”, sottolineando che “più velocità” significa “più tamponamenti, più interruzioni in coda, più inquinamento”. Per cui “l’Asaps si batterà per convincere il Parlamento dell’inutilità e dell’incremento del rischio derivante da questa misura”, avverte il presidente Biserni perchè – aggiunge “correremo di più per fermarci poi più spesso in coda. È matematico: più velocità più tamponamenti, più interruzioni in coda. Ci sarà poi forse da rivedere completamente il sistema del prelievo punti patente. Infatti allo stato delle cose arriveremo all’assurdo che potremo andare fino a 200 km/h (200-5%=190 e siamo entro i 40 km oltre il limite) con appena il prelievo di 3 punti. Così ne toglieremo 5 a chi non allaccia le cinture e fa male solo se stesso e ne toglieremo 3 a chi rischia di massacrare gli altri, andando a 200 km/h di media, pagando se gli va male, appena 173 euro che si riducono ad appena 121,10 se si paga entro 5 giorni, e appunto 3 punti, quando il 90 % dei patentati ne ha disposizione 30!”
Permesso rosa, zone scolastiche e sicurezza dei pedoni
Tra le possibili novità c’è la creazione della c.d. “casa avanzata”, cioè quella linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli, l’istituzione della “zona scolastica”, la zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico e dove i comuni potranno adottare limiti di velocità di 30 km/h ed altri provvedimenti a tutela della sicurezza stradale. Viene introdotto il “permesso rosa” per le donne in stato di gravidanza o con bambini di età inferiore ai due anni, stalli riservati a questa nuova categoria; maggiore attenzione ai pedoni con apposita segnaletica luminosa agli attraversamenti e obbligo per i veicoli di dare la precedenza ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada, e non solo a coloro i quali abbiano già iniziato ad impegnarla come scritto nel precedente codice.
Sistemi per rallentare la velocità
Su tutte le strade – fa sapere l’Aspas – per l’intera larghezza della carreggiata ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, possono essere adottati sistemi di rallentamento della velocità costituiti da elementi di moderazione del traffico, tra cui: bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalazione orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione, innalzamento della pavimentazione, disassamento dell’asse stradale, chicane e restringimenti della carreggiata. I veicoli al servizio di persone con disabilità non saranno tenuti alla corresponsione di alcuna somma nel caso di occupazione di spazi in aree di sosta o di parcheggio a pagamento.
Le altre novità
La durata minima della luce gialla dei semafori sarà di 3 secondi mentre i veicoli a motore destinati al trasporto di merci dovranno dotarsi di sistemi per la guida assistita. Nel codice novellato ci sarà l’introduzione del concetto di strada ad alta intensità ciclistica e di strada 30 (urbana o extraurbana) dove il limite di velocità sarà di 30 chilometri orari e su queste le biciclette potranno circolare a doppio senso ciclabile. Il conducente dovrà fare poi attenzione che il passeggero abbia la cintura di sicurezza allacciata, infatti il nuovo Codice della Strada prevede una multa anche per il guidatore in caso di mancato uso della cintura da parte del passeggero. E attenzione a non parcheggiare o sostare negli spazi di ricarica dei veicoli elettrici: verranno decurtati due punti dalla patente. Possibile anche l’inserimento dell’obbligo di strutture porta biciclette sugli autobus.