ROMA – “I dati dopo un anno di governo tecnico sono disastrosi e credo si debba cambiare quella politica economica imposta in
Europa soprattutto dall’egemonia tedesca”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, che ha incontrato a Milanello i giocatori del Milan. “Un’egemonia tedesca – ha aggiunto il Cavaliere – che non è solidale, che non pensa al bene di tutti ma soprattutto al bene di se’ stessa. Credo che questo sia assolutamente da invertire”. Riguardo la possibilità che il Pdl tolga la fiducia al governo, Berlusconi ha affermato: “E’ il nostro segretario che si esprime al riguardo”. Berlusconi ha anche invitato Pier Ferdinando Casini a “non mancare alla parola” data e a impegnarsi “a fare parte del centrodestra” per vincere alle elezioni. “Io ho fatto un passo indietro anche per consentire che il rassemblement dei moderati comprendesse tutti i moderati – ha spiegato – anche il partito di Casini, che per diverse volte anche in pubblico e in sede istituzionale ha detto che se non ci fosse stata più la presenza di Silvio Berlusconi sarebbe rimasto nell’ambito del centrodestra”. Spazio anche per uno scambio di battute con le croniste: “Stamattina ho fatto 72 flessioni e non sono poche per uno che ha la mia età, 56 anni (in realtà ne ha 76, ndr). Anche se me ne sento 35 e sono disposto a provarlo”. “Adesso vediamo dalla data che sarà decisa per le elezioni” ha poi replicato a chi gli ha chiesto se ci saranno le primarie del Pdl. “Stasera c’è un incontro del capo dello Stato con i presidenti di Camera e Senato e il presidente del Consiglio, credo che da questo incontro si potrà sapere la data decisa per le elezioni”. “Noi vogliamo sperare – ha aggiunto il Cavaliere – che le elezioni nazionali e regionali si svolgano nello stesso giorno, se no ci introdurremo in un troppo lungo periodo di campagna elettorale”. Anche perchè, spiega, “il 70% degli italiani è disgustato da questa politica, da questi partiti, da questi protagonisti”. “Anche il 30% che ha votato per i partiti, in un’indagine sommaria che abbiamo fatto, per il 50% ha votato per antica vicinanza, per abitudine, per senso di responsabilità, ma è scontento dei partiti stessi a cui ha dato i voti. Quindi – è il ragionamento di Berlusconi – abbiamo un 70 più 15% di italiani che non sono in sintonia con l’attuale politica italiana. Bisogna avere il coraggio di cambiare – ha concluso l’ex premier – e quindi vedremo un po’ che cosa si potrà fare da qui al giorno delle elezioni”. Berlusconi ha comunque precisato di essersi riferito alla “situazione in generale fuori dal mio partito”. (Fonte TMNews)