Questa l’analisi realizzata sulla base dell’Annuario dell’Istat: “alla base non vi è solo la depressione, ma una cinquantina di fattori di rischio”
ROMA – Calano i suicidi in Italia, ma ancora oggi ne avvengono oltre 10 ogni giorno: nel 1996 si erano tolte la vita 4.689 persone, venti anni dopo, nel 2016, lo hanno fatto 3.870. Questa l’analisi realizzata sulla base dell’Annuario dell’Istat da Massimo Cozza, direttore del Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 2, la più grande asl metropolitana in Europa. Il Nord-Est si conferma l’area con i livelli di mortalità più elevati: 7,9 suicidi ogni 100 mila abitanti.
“Un numero che parla di un fenomeno complesso, alla cui base non vi è solo la depressione, ma una cinquantina di fattori di rischio, – osserva lo psichiatra – tra cui isolamento sociale, dipendenze, difficoltà di comunicazione, abusi durante l’infanzia, gravi malattie croniche, tendenze aggressive ed eventi molto stressanti. La diminuzione dei suicidi negli ultimi 20 anni in Italia, che corrisponde ad una diminuzione nel mondo, si può collegare ad un complessivo miglioramento delle condizioni di vita. Mentre l’aumento del trend tra il 2007 e il 2013 potrebbe essere stato collegato alla crisi economica”.