Approvato un emendamento alla legge di Bilancio promossa dal Movimento 5 Stelle che autorizza la vendita della cannabis light che potrà tornare così nei negozi da gennaio 2020. Il principio attivo non deve superare l’0,5% ed è prevista anche un’accise. Protesta tutto il centrodestra
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Salvo retromarce dell’ultim’ora, dal primo gennaio 2020 la cannabis light potrà tornare ad essere commercializzata nei negozi, purché resti entro un tetto dello 0,5% di Thc ( questo permetterà alla cannabis light essere esclusa dalle tabella delle droghe essendo priva di effetti psicotropi) e dietro versamento di un’accisa (simile a quanto applicato agli alcolici e ai carburanti). Il testo approvato al Senato, e proposto dai senatori Mollame, Mantero. Sbrollini, De Petris, Cirinnà e Nugnes, fa chiarezza e realizza proprio la richiesta riforma che fa esultare negozianti, aziende agricole e produttori, circa 3mila in tutta Italia.
«Dal primo gennaio – si legge nel testo approvato in Commissione Bilancio – sarà liberalizzata la vendita di tutte le parti della pianta in forma essiccata fresca trinciata o pellettizata a fini industriali commerciali ed energetici, purché il contenuto di Thc nella biomassa non sia superiore allo 0,5 per cento“. Entro lo stesso tetto di 0,5 il raggio d’azione della legge 242 del 2016 sarà allargato “alla coltivazione e alla trasformazione di qualsiasi parte della pianta, compresi i fiori, le foglie, le radici e le resine”. La nuova norma, prevede dunque anche una tassazione di 0,4 euro per grammo sul prodotto finito. Nelle norme applicate fino ad ora questa percentuale variava a seconda della fonte tra lo 0,2 e lo 0,5% e questo causavano non pochi problemi e fraintendimenti. Infine, l’emendamento, aggiunge che della canapa light non solo è possibile la coltivazione (già prevista dalla legge 242 del 2016) ma anche la vendita.
“Ce l’abbiamo fatta! È stata un’opera di convincimento di quasi due settimane e ci sono volute 15 ore di fila”, Sono le parole di esultanza di Matteo Mantero, senatore del Movimento 5 Stelle, dopo il passaggio di un emendamento alla Manovra che legalizza la vendita di cannabis light a basso contenuto di Thc.
Meloni “senza parole, norma folle”
“Sono senza parole: parliamo di una norma folle, che permette di spalancare le porte alla vendita legale di quei prodotti con cannabis a basso contenuto di Thc che il Consiglio superiore della Sanità ha giudicato estremamente pericolosi per la salute“. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni commentando l’emendamento alla legge di Blancio. “Per Fdi la droga non è mai una cosa leggera e innocua e noi continueremo a combattere la sua diffusione e chi la sostiene”. Ma tutto il centrodestra è sulle barricate e giuda “pericolosissimo il subemendamento dei 5Stelle che fa fare passi avanti alle politiche di apertura alle droghe. Con il pretesto di regolamentare la produzione industriale di canapa – dice il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia – si favorisce la commercializzazione dei fiori facilitando la vendita di prodotti a basso contenuto di Thc. I grillini oltre a devastare l’economia vogliono devastare anche la salute delle persone”.