L’affondo di Renzi sul provvedimento bandiera della Lega: “presenteremo un emendamento per cancellarla”. Ma il Premier Conte lo ferma: “è un pilastro della manovra”
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Fibrillazioni nella maggioranza alla prese con la difficile approvazione della manovra economica. L’affondo arriva direttamente da Matteo Renzi che a Firenze, nell’e news presentando il programma della Leopolda, annuncia un emendamento per eliminare “quota 100” il provvedimento simbolo della Lega che, in caso di cancellazione, ha già annunciato una pesantissima protesta (“li chiudiamo a Montecitorio” aveva chiosato Salvini). “Domattina partiamo con la presentazione del Family Act, con Elena Bonetti. E spiegheremo perché secondo noi quella misura, che investe 20 miliardi in tre anni guardando solo ai pensionandi, è ingiusta: quei soldi dovrebbero andare ai giovani, alle coppie, alle famiglie, agli stipendi e ai servizi. Noi voteremo un emendamento per cancellare Quota 100 e dare quei soldi alle famiglie e agli stipendi: vediamo che cosa faranno gli altri”.
Immediata e secca la replica del premier Giuseppe Conte direttamente da Bruxelles: “Quota cento c’è, è un pilastro della manovra. C’è un iter parlamentare e dobbiamo rispettare le opinioni ma confido da presidente del Consiglio che questa manovra mantenga la sua coerenza intrinseca“. Lo stesso Primo Ministro, che parteciperà alla riunione del parlamento europeo parla anche della prossima manovra sottolineando che l’obiettivo resta quello di abbassare le tasse recuperando però le risorse necesxsarie”dobbiamo superare l’attuale regolamentazione, l’obiettivo è abbassare le tasse, non aumentarle, ma per farlo dobbiamo recuperare risorse che adesso sono nell’economia sommersa. Non si tratta di criminalizzare nessuno, l’obiettivo è pagare tutti per pagare meno. Ritengo la manovra molto equilibrata – ha aggiunto – nel segno della redistribuzione. Abbiamo evitato l’aumento della pressione fiscale in un quadro di finanza pubblica complesso. Ed infatti la prima riforma significativa è non aumentare la tassa sui consumi, 23 miliardi e poi altre misure favorevoli a famiglie e imprese“.
In Calabria 6.800 domande per “Quota 100”, 117mila per il “Reddito di cittadinanza”