«Dieci punti per salvare il Paese»
ROMA – Al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “abbiamo portato le nostre preoccupazioni, soprattutto per i rischi che vanno delineandosi verso l’economia italiana e verso milioni di famiglie, in relazione a un possibile aumento dell’Iva e del ritorno alla legge Fornero”. Così si è espresso il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio al termine delle consultazioni al Quirinale. “Qui non si rischia di tornare indietro al 4 marzo 2018, qui si rischia di portare il Paese a una condizione non diversa da quella della crisi del 2008 – ha avvertito Di Maio – e non è giusto che a pagare questa crisi siano proprio i cittadini italiani”.
“In queste ore sono state avviate tutte le interlocuzioni necessarie per individuare una maggioranza solida. Non lasciamo affondare questa nave”. Lo ha detto il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, dopo il colloquio al Quirinale col capo dello Stato, al quale sono stati esposti dieci “obiettivi prioritari”, punti programmatici che Pd o Lega dovrebbero accogliere per formare un nuovo Governo. “In questi giorni siamo stati tentati dal disimpegnare il Movimento 5 Stelle da qualsiasi esperienza di Governo futura”, ha precisato, pero’ “il coraggio non è di chi scappa ma di chi tenta di cambiare qualcosa”.
LE DIECI PRIORITA’ DEL MOVIMENTO 5 STELLE
1. Il primo punto elencato da Di Maio è il taglio dei parlamentari, che, ha sottolineato, “dovrà essere la priorità del calendario dell’Aula”;
2. segue una “manovra equa” (con stop aumento Iva, taglio del cuneo fiscale, salario minimo e sostegno alle famiglie);
3. un “cambio di paradigma nell’ambiente” per “un’Italia 100% rinnovabile (basta con inceneritori e trivelle)”;
4. la legge sul conflitto di interesse e la riforma della Rai “ispirata al modello Bbc inglese”;
5. dimezzare i tempi della giustizia e riformare il Csm;
6. l'”autonomia differenziata (andando incontro alle richieste di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) e riforma degli enti locali;
7. “legalita’” con il carcere ai grandi evasori e la lotta alle mafie e ai traffici illeciti;
8. un piano straordinario di investimenti per il Sud, “anche attraverso l’istituzione di una banca degli investimenti”;
9. “una riforma del sistema bancario che separi le banche di investimento dalle banche commerciali”;
10. la tutela dei beni comuni (scuola, acqua, sanita’, infrastrutture, per le quali “deve essere avviata la revisione delle concessioni”, cittadinanza digitale).