Il dossier del ministero dell’Interno contiene i dati che vanno dal 1° agosto del 2018 al 31 luglio scorso per quanto concerne gli arrivi e l’immigrazione: si è passati da 42.700 a 8.691. In calo gli omicidi ma resta alto il numero di donne vittime. Meno incidenti ma più morti
ROMA – Il Viminale ha diffuso in occasione di Ferragosto il dossier con i dati di un anno di attività, in cui sottolinea come, stando ai suoi numeri, gli arrivi sono passati da 42.700 a 8.691 con un calo degli sbarchi del 79,6%. Ma sono diminuiti anche i rimpatri (da 6.909 a 6.862) e ancora più marcata è la diminuzione dei rimpatri volontari, passati da 1.201 a 555, con un calo del 53,8%. E pensare che Matteo Salvini in campagna elettorale ne avevi promessi 600mila di rimpatri, poi era sceso a 90mila ma alla fine in un anno, sono stati poco più di 6.800.
Il dossier del Viminale evidenzia come siano aumentati invece del 6,7% gli allontanamenti dal territorio nazionale, passati da 16.425 a 17.531.
Omicidi, furti e rapine in calo
I dati non riguardano però, solo l’immigrazione ma anche altri reati e crimini. Omicidi, furti e rapine si registrano in calo (16,2% le rapine (da 29.570 a 24.773); l’11,2% i furti (da 1.226.550 a 1.089.711) e 2,1% le truffe passate da 122.378 a 119.776) e per quanto siano diminuiti gli incidenti stradali, purtroppo sono aumentate le vittime della strada.
Una fotografia dell’Italia, quella scattata nelle 45 pagine del “Dossier Viminale”, che restituisce un Paese con sempre meno omicidi, ma non sono incoraggianti i dati rispetto alle donne. In calo gli omicidi volontari: tra agosto 2018 e luglio 2019 in Italia ne sono stati commessi 307, il 14% in meno rispetto ai 357 del periodo agosto 2017-luglio 2018.
Di questi 307 omicidi, solo 25 sono attribuibili alla criminalità organizzata (-19,4%) e purtroppo sono le donne le principali vittime di omicidio in ambito familiare e affettivo: dei 145 omicidi tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019, il 63,4% sono infatti persone di genere femminile. Quanto alle denunce per stalking – tre su quattro presentate da donne – si registra un calo del 13% (da 14.633 a 12.733) mentre crescono del 32,5% gli ammonimenti del questore, passati da 1.819 a 2.411. Calano del 2,8% gli incidenti stradali, ma aumentano del 2,1% quelli con esito mortale, che da 1.505 salgono a 1.536. Aumentano anche le vittime che da 1.630 arrivano a 1.727 pari al +6%.
Colpiti i patrimoni della criminalità
Nell’ultimo anno sono stati sequestrati alla criminalità organizzata 6.802 beni (per un valore di 3.851 milioni di euro) e ne sono stati confiscati 3.644 (per un valore di 3.707 milioni). Trentasette le gestioni commissariali per infiltrazioni mafiose (l’8,8% in più), con 16 scioglimenti e 28 proroghe. I latitanti di rilievo arrestati sono stati 51 uno dei quali ritenuto di massima pericolosità, e 155 le operazioni di polizia giudiziaria svolte nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità organizzata. Il dato dei latitanti arrestati registra un calo del 5,6% rispetto ai 54 del periodo tra il 1 agosto 2017 e il 31 luglio 2018.
Il terrorismo
Nell’ultimo anno le espulsioni “per motivi di sicurezza dello Stato” sono state 109, una in più dell’anno precedente; 141 i ‘foreign fighters monitorati’, 29 dei quali rientrati in Europa. I controlli antiterrorismo hanno riguardato 560.763 persone (+9,8%) e 199.198 veicoli (+1,9%). Sul fronte dell’eversione interna, sono stati arrestati 40 estremisti, 39 di area anarchica e uno di area marxista/leninista.